Giovanni D'Agata |
In Europa le banche
riducono il numero delle filiali per ridurre le spese come anche in Italia è in
atto un’opera di snellimento. Secondo gli indicatori strutturali diffusi
dalla Bce sul settore bancario nell'Eurozona e nella Ue, il numero di sportelli
in Italia si è ridotto tra il 2009, primo anno della crisi, e il 2012 di 1.641
unità a un totale di 32.528, di cui ben 1.033 chiusure concentrate nel 2012. Il
numero dei dipendenti del settore bancario in Italia nei cinque anni al 2012 da
338.035 persone sono passati a 309.540 con una diminuzione di 28.495 unità, con
un calo di 6.820 persone nel solo 2012. In una nota, la Bce sottolinea che il
trend verso la riduzione degli sportelli e dei dipendenti è comune a tutta
l'Eurozona e la Ue: nel 2012 l'area dell'euro contava 171.477 sportelli (-5.481
rispetto all'anno prima e -14.779 rispetto al 2008), mentre il numero dei
dipendenti era sceso a 2.107.723 persone, in flessione di 128.300 unità dal
2008 con 42.924 tagli nel solo 2012. Il dato spagnolo spicca, tuttavia, per il
forte ridimensionamento del settore dall'inizio della crisi. In controtendenza
con quanto succede nell'Unione Europea, il numero di sportelli cresce in alcune
nazioni dell'Est; Polonia, Repubblica Ceca e Lituania fanno registrare aumenti
degli sportelli bancari rispettivamente del 4,4%, 2,3% e 1,8%. In Gran
Bretagna, invece, il numero di sportelli è rimasto pressoché lo stesso.
Secondo Giovanni D'Agata,
presidente e fondatore dello “Sportello dei Diritti" non
è colpa della crisi ma dal vero obiettivo che si sono prefissate le banche cioè
quello di ridurre i costi operativi e migliorare gli utili, approfittando del
trend che in Europa cresce sempre di più il numero di consumatori che
preferiscono gestire i crediti via telefono o via Internet. Queste abitudini
costringono le organizzazioni finanziarie a passare dal modello tradizionale
dei servizi al modello a distanza. Nel settore finanziario per mantenere gli
uffici si spende circa il 60 % di tutte le spese. Il passaggio ai servizi a
distanza può far risparmiare alle banche 15-20 miliardi di euro fino al 2021.