PONTELATONE.
Grazie alla concessione di scavo rilasciata dal MIBAC sono riprese le
ricerche archeologiche nel cuore di Trebula Baliniensis, la città
preromana il cui nome continua in quello di Tregflia, popolosa frazione
di Pontelatone, in Provincia di Caserta. Gli scavi con la supervisione
della Soprintendenza Archeologica diretta dalla dott,ssa Adele
Campanelli, sono sotto la responsabilità dell’ Università di Chieti
Pescara, in persona della Prof.ssa Raffaella Papi, ,titolare della
Cattedra di Etruscologia ed antichità Italica, e coadiuvata dalla
prof.ssa Patrizia Staffilani PH. Dr. Della stessa Università.
L’attività si svolge sulla base di un protocollo di Intesa sottoscritto
dal dr. Antonio Carusone, Sindaco di Pontelatone, (comune proprietario
dell’area archeologica, che intraprese gli scavi del 2007-2009
nell’ambito del Pit Direttrice Monti Trebulani-Matese con lusinghieri
risultati che portarono alla scoperta, tra l’altro, della porta
megalitica più grande d’Europa), il Gruppo Archeologico Trebula
Balliensis, guidato dal Direttore Valerio Caiazza,,La Direzione
Regionale Campana GAI,in persna del Direttore Ing. Luigi Sorrentino,
l’lSACS, Istituto Storico Archeologico Campano Sannitico ed il Centro
Studi sul Medioevo di Terra di Lavoro. Il primo saggio è stato aperto
nell’area delle Terme, ed altri seguiranno a sud delle stesse ed in
altri settori anche a verifica di prospezioni aeree effettuate da
Geologi della Università di Chieti Pescara. Le attività sono iniziate il
15 luglio e proseguiranno fino al 30 agosto, con pausa di una settima a
ferragosto. Secondo l’abituale consuetudine dei precedenti cantieri
volontari del Gruppo Archeologico la campagna è stata denominata con un
nome italico cioè Verreia 2013 ,ed a margine dello scavo in favore dei
partecipanti saranno svolte attività didattiche sulle tecniche di scavo,
studio rilievo e documentazione, nonché sulla storia ed archeologia del
territorio, con docenti dell’ Università e dell’ ISACS e del Gruppo
Archeologico. Poiché Trebula fu città che con la vicina Capua si diede
Annibale, per poi tornare nell’orbita romana grazie a Fabio massimo il
Temporeggiatore e per il fatto che il Comune di Pontelatone ed il
Gruppo Archeologico, hanno aderito all’ Itinerario culturale del
Consiglio d’ Europa Il Cammino di Annibale- La Rotta dei Fenici, la
novità di quest’anno è una ulteriore attività aggiuntiva e collaterale
alla Scavo. Cioè l’offerta, soprattutto a Volontari provenienti da altre
Regioni e Paesi del Mediterraneo di lezioni e viste guidate a luoghi
della Campania che furono toccati dalla Guerra Annibalica. Questo è il
filo tematico dello Scavo-Tour d’ Annibale cioè una visita-scoperta del
territorio sotto il profilo storico archeologico, ma anche medievale ed
enogastronomico, si pensi ad esempio a Sant’ Angelo in Formis splendido
tempio di età tardolongobarda e protonormanna edificato ristrutturando
il tempio prima etrusco, poi sannitico e romano di Diana Tifatina,
sopra il quale Annibale pose il campo detto Castra Hannibalis e
sacrificò un elefante. I partecipanti sperimenteranno prodotti di
qualità del territorio tra i quali il Casavecchia, antichissimo vitigni
di età preromana ed effettueranno escursioni nei boschi verso obiettivi
naturalistici e storico archeologici Per raggiungere e visitare gli
scavi di Trebula :uscita autostradale di S. Maria C.V. poi per
Sant’Angelo in Formis, Ponte di Annibale si raggiunge Pontelatone si
prosegue sino a Treglia. Per informazioni più dettagliate , per
partecipare agli scavi aperti anche ai Soci dei Gruppi Archeologici
Campani e delle altre Regioni ed anche per verificare la possibilità di
eventuale alloggio nella Foresteria presso il Centro Studi sull’
insediamento Campano Sannitico si può consultare il sito web www.trebulaballiensis.org o contattare saunia.trebula@gmail.com o il cell. 3288152025, Per partecipare alla campagna di scavi si può contattarel’Università di Chieti-Pescara staffila@unich.it
Pietro Rossi