In
occasione dell’Anno della Fede indetto da papa Benedetto per ravvivare la fede del
popolo cristiano, papa Francesco ha voluto confermare gli appuntamenti del suo
predecessore. Tra essi uno dei più sentiti, attesi ed annunciati è stata la Giornata Mondiale
delle Confraternite e della pietà popolare, che si è celebrata Domenica 5
Maggio in piazza San Pietro. Per essere in sintonia con questo appuntamento e
per venire incontro alle esigenze di molti giovani impegnati con lo studio e
delle tante comunità che vengono dal sud Italia, dalle Isole a dalla lontana
penisola Iberica, anche l’Associazione Europea “Amici di San rocco” ha scelto
come giorno per celebrare il suo 14° Convegno la giornata di Sabato 8 Giugno. Si
è fatta questa scelta assumendo come compito primario, in questo anno
particolare, l’urgenza della rievangelizzazione dei nostri paesi europei di
antica tradizione cristiana, che si sono allontanati dalla fede perché resi sazi
da un materialismo che ha portato molti
e soprattutto le nuove generazioni a ritenere la vita fine a se stessa e non
come dono di Dio. L’evento si svolgerà a Casertavecchia dove è pastore
particolare S. E. Mons. Pietro Farina, nostro vescovo e moderatore, il quale
per solennizzare l’evento ha elevato a santuario diocesano la piccola chiesa
cittadina dedicata al santo di Montpellier, che custodirà definitivamente
l’urna reliquiario del transito di San Rocco. L’appuntamento per il giorno del
Convegno è alle 8:00 quando i numerosi gruppi e tanti pellegrini saranno
accolti dal Procuratore Fratel Costantino De Bellis, dal presidente della
provincia di Caserta on. Zinzi e dal sindaco della città Pio Del Gaudio. Alle 10:00 ci sarà il tradizionale
omaggio floreale al Santo da parte del Sindaco del comune di Stornara Fg. Successivamente nella cattedrale avrà
inizio la solenne Eucarestia celebrata da
mons. Farina, animata dal coro diocesano e curata liturgicamente dalla
Confraternita di San Rocco di Aversa. Alle 16:00, dopo aver recitato il santo rosario
e cantato le litanie in onore di San Rocco, si snoderà per le vie di
Casertavecchia la processione con le reliquie e la statua del Santo taumaturgo,
accompagnata dalla banda musicale, dai
numerosi gonfaloni delle amministrazioni comunali presenti e dai suggestivi
stendardi delle confraternite e dei gruppi affiliati all’Associazione. La
giornata si concluderà con una breve preghiera davanti a Gesù Eucarestia, nella piazza del centro storico. Anche
quest’anno Fratel Costantino Procuratore e P. Guardiano di San Rocco e custode
delle insigni Reliquie invita a vivere questo giorno all’insegna della
spiritualità e della festa con tutti i devoti di San Rocco d’Italia e d’Europa.
Ogni convegno è occasione per rivedere vecchi amici e conoscere nuovi gruppi
che stanno per iniziare lo stesso cammino con l’Associazione; cammino sulle
orme di San Rocco che richiede non solo folklore ma impegno ad imitare le virtù
del nostro protettore e l’amore che lo ha spinto ad abbandonare i propri beni
per dedicarsi ai fratelli bisognosi. Spesso
ci si chiede: << Qual è lo scopo dei convegni? Perché tante persone si
ritrovano ogni anno nella stessa località pur arrivando da tanto lontano?>>.
L’unica risposta è l’ammirazione per l’amore con cui San Rocco ha vissuto
pienamente il Vangelo, che stimola noi pellegrini smarriti del XXI secolo a
comprendere come la vera meta a cui bisogna anelare è Cristo, colui che ci
invita anche oggi a vivere il suo insegnamento d’amore in qualsiasi posto
veniamo a trovarci: nei luoghi di lavoro, nelle famiglie, nella società e nelle
piazze che frequentiamo. L’esempio dei santi ci sprona ad amare e a donarci
agli altri senza attendere, altrimenti si corre il rischio che quando il
Signore busserà alla nostra porta ci troverà impreparati.
Questa
è la finalità dei convegni: comprendere attraverso l’ascolto della Parola di
Dio e il nutrirsi del Pane eucaristico cos’è la vera carità, perché se non si
vivono incontri di formazione cristiana si corre il rischio di vivere poi una
carità fredda; come tante realtà laiche che, pur prodigandosi tanto nel sociale,
spesso non hanno la grazia di vedere nel prossimo il volto di Cristo. Ce lo ha
ricordato lo stesso papa Francesco che quando la Chiesa si riduce ad essere
una organizzazione burocratica corre il rischio di trasformarsi in una pietosa
O.N.G, dimenticando che essa è prima di tutto la famiglia di Dio presente nel
mondo, chiamata a rivelare il suo volto
materno e che con la forza dello Spirito Santo diventa protagonista della
grande storia d’amore iniziata e testimoniata fino al dono della vita da Cristo
stesso e dai santi nel mondo e nella
storia.
Federico
Chietini