PIEDIMONTE
MATESE. Protagonisti
del corso su “L’ENNEAGRAMMA: EVOLUZIONE I PERCORSI DI CRESCITA SPIRITUALE” sono
stati escursionisti della sezione CAI di PIEDIMONTE-MATESE. L'iniziativa, a cura della dott.ssa
Aurelia Gagliano, ed organizzato dalla sezione matesina del Club Alpino
Italiano nell’ambito della propria commissione culturale, si è svolta presso la
sala multimediale del Parco Regionale del Matese, a San Potito Sannitico, nelle
giornate del 22 e 23 marzo e del 26 e 27 aprile 2013, per una durata
complessiva di 24 ore. Il corso si è basato soprattutto su incontri di
formazione con laboratori esperienziali, per favorire la relazione, conoscersi
e prendere consapevolezza delle proprie emozioni. Il lavoro si è orientato
soprattutto "sull'esperienza di gruppo", che costituisce il cardine
del progetto in essere. Sostiene la dott.ssa Gagliano che «La Montagna ci
spinge attraverso i simboli a far incontrare lo spazio del fuori e a far riprendere
il contatto col mondo, della natura con lo spazio del "Noi", del
gruppo e del singolo, per ritrovare un equilibrio profondo e un'unità
originaria uomo-natura. Affinchè il gruppo sia formato da individui soddisfatti
capaci di collaborare, nella produzione di soluzioni innovative, occorre
motivare, stimolare e potenziare talenti e risorse di ciascun componente del
gruppo, asse portante di tutto l'intervento. Ed è qui che si innesca, a mio
avviso, in maniera efficiente l'Enneagramma, che costituisce nell'ambito della
ricerca psicologica, uno degli strumenti più attuali ed appassionanti dello
studio della personalità». La funzione
dell'enneagramma è quella di conoscere se stessi, ed identifica nove enneatipi
di personalità e mostra i limiti in cui l'individuo è imprigionato, e
successivamente, individua le strategie per venirne fuori. L’iniziativa è stata fortemente voluta dal
Presidente della sez. CAI di Piedimonte Matese Franco Panella, che sostiene che
«grazie alla dott.ssa Aurelia Gagliano, infatti, si è messa in risalto la
tematica e si è riusciti a sensibilizzare ed a trovare motivazione con questo
gruppo di escursionisti».
Pietro Rossi