GRAZZANISE – Ad alto
rischio l’impianto di pubblica illuminazione nel centro antico del paese. La
stessa eventualità scongiurata a Via Lauro, lo scorso 28 dicembre, dall’intervento
dei pompieri che segarono alla base un palo pericolante, si è verificata, a Via
Crocelle, nella notte fra giovedì 2 e venerdì 3 maggio, quando improvvisamente,
intorno alle 22,45, l’asta metallica di un punto-luce, all’altezza del numero
civico 1, è crollata, invadendo l’intera carreggiata. Per fortuna, in
quell’istante di là non transitavano persone o autovetture; dunque, soltanto
per puro caso non c’è stato il peggio. Nessuno aveva indicato la minaccia,
nessuno aveva previsto l’agguato. Il 47enne Salvatore Petrella, abitante a
pochi metri, ha avvertito lo schianto e, pensando ad un incidente stradale, s’è
immediatamente precipitato fuori. Un sospiro di sollievo e, da cittadino
responsabile, s’è presto attivato, fermando automobilisti in circolazione sulla
perpendicolare Via Oberdan affinché coi fanalini intermittenti segnalassero il
sopravvenuto blocco stradale e telefonando al 112. Mentre, ad ulteriore cintura
protettiva, si formavano capannelli di sbalorditi passanti, è intervenuto il
brigadiere Carlomagno della locale stazione dei Carabinieri, il quale ha
avvertito subito l’impresa Letizia titolare dell’appalto di manutenzione e
così, nel giro di una mezz’ora, prima disattivando il collegamento con la rete
elettrica della zona e poi adagiando sul marciapiede il palo caduto, la via è
stata sgomberata. L’episodio indubbiamente desta preoccupazione, in quanto
sembra che la giraffa metallica sia stramazzata solo per il suo peso e non per
un presunto impatto che qualche curioso comunque ha voluto ipotizzare. In
realtà, la complessiva fatiscenza dell’impianto grazzanisano di pubblica
illuminazione è ben nota da tempo agli amministratori municipali eppure,
malgrado le succedutesi avvisaglie di costante pericolo per l’incolumità della
popolazione, nell’ultimo decennio non si provveduto a concretizzare alcun
intervento davvero risolutivo. Evidentemente occorre progettare e realizzare un
vasto “piano di messa in sicurezza e
adeguamento” a rassicuranti standard. Nell’attesa di questa indispensabile
operazione ad alto interesse collettivo, ogni “palo della luce” presente sul
territorio urbano ed extraurbano, come è stato fatto nel marzo di quest’anno a
Pozzuoli, dovrebbe essere censito con apposito codice individuale Pod, sicché
possa essere sottoposto in qualsiasi momento a controllo e verifica. Al
competente ramo dell’Ufficio tecnico comunale e alla triade commissariale
Migliorelli-Quaranta-Auricchio il compito di dare le più opportune e rapide
risposte.
RAFFAELE RAIMONDO