25 gennaio 2013

Lanciate proposte di monitoraggi mirati e tutela della sicurezza alimentare



CAPUA – La “città d’arte e di studi” s’è un po’ assopita sotto i colpi dell’emergenza ambientale che stavolta sta sotto i riflettori di Nostra Terra, un gruppo in germinazione deciso ad impegnarsi “per la salvaguardia del territorio e dei beni comuni”. Nell’ultimo week-end quest’Associazione -che intende lavorare anche nei diversi settori della cultura e del tempo libero - ha chiamato a parlare, per un’assemblea conoscitiva bene impostata, due “campioni” della “buona battaglia” ambientalista: Gaetano Rivezzi (presidente dell’Isde/Campania) ed Enzo Cenname (“sindaco virtuoso” di Camigliano). Nel folto pubblico, che gremiva la sala-riunioni della  Parrocchia di San Giuseppe, tre voci particolarmente attive: quelle di Giuseppe Cembalo, Nicola Scalera e Chiara (una giovanissima di spiccata lucidità e componente della compagine No Gas). Il dottor Rivezzi ha sfoderato un intervento denso di riferimenti scientifici e politico-istituzionali, senza trascurare la “follia” del gassificatore antropoliano e rilanciando tre proposte ritenute di primaria importanza: l’urgenza di monitoraggi mirati; il sostegno forte e inderogabile alla sicurezza alimentare in precise direzioni di accertamento; la difesa della salute “nello specifico” delle problematiche ad essa attinenti. Il quadro allarmante degli impianti pubblici e privati attualmente in funzione, nella provincia di Caserta, per il trattamento dei rifiuti è stato invece delineato dal “virtuoso” Cenname, che, a sua volta, ha spiegato come e perché ora non sia affatto necessario un quinto impianto (gassificatore) per la “frazione secca”, mentre appare più che indispensabile adoperarsi a favore della costruzione/diffusione di utili dispositivi alla trasformazione dell’umido. Ovviamente determinata l’opposizione espressa verso i perduranti incentivi all’incenerimento che, a ragion veduta, l’Ue non tollera. Allarme rilanciato, dunque, e cittadini sempre più avvertiti. Adesso dalle parole ai fatti, alle iniziative progressivamente pressanti sugli Organismi deputati a decidere. “Il costo, rispetto alla salute, non è preminente” ha detto Cembalo. Come dargli torto? Eppure sembran sorde alcune autorità.
Raffaele Raimondo