CAPUA – La “città d’arte
e di studi” s’è un po’ assopita sotto i colpi dell’emergenza ambientale che
stavolta sta sotto i riflettori di Nostra Terra, un gruppo in germinazione
deciso ad impegnarsi “per la salvaguardia del territorio e dei beni comuni”. Nell’ultimo
week-end quest’Associazione -che intende lavorare anche nei diversi settori
della cultura e del tempo libero - ha chiamato a parlare, per un’assemblea
conoscitiva bene impostata, due “campioni” della “buona battaglia”
ambientalista: Gaetano Rivezzi (presidente dell’Isde/Campania) ed Enzo Cenname
(“sindaco virtuoso” di Camigliano). Nel folto pubblico, che gremiva la
sala-riunioni della Parrocchia di San
Giuseppe, tre voci particolarmente attive: quelle di Giuseppe Cembalo, Nicola
Scalera e Chiara (una giovanissima di spiccata lucidità e componente della
compagine No Gas). Il dottor Rivezzi ha sfoderato un intervento denso di
riferimenti scientifici e politico-istituzionali, senza trascurare la “follia”
del gassificatore antropoliano e rilanciando tre proposte ritenute di primaria
importanza: l’urgenza di monitoraggi mirati; il sostegno forte e inderogabile
alla sicurezza alimentare in precise direzioni di accertamento; la difesa della
salute “nello specifico” delle problematiche ad essa attinenti. Il quadro
allarmante degli impianti pubblici e privati attualmente in funzione, nella
provincia di Caserta, per il trattamento dei rifiuti è stato invece delineato
dal “virtuoso” Cenname, che, a sua volta, ha spiegato come e perché ora non sia
affatto necessario un quinto impianto (gassificatore) per la “frazione secca”,
mentre appare più che indispensabile adoperarsi a favore della
costruzione/diffusione di utili dispositivi alla trasformazione dell’umido. Ovviamente
determinata l’opposizione espressa verso i perduranti incentivi
all’incenerimento che, a ragion veduta, l’Ue non tollera. Allarme rilanciato,
dunque, e cittadini sempre più avvertiti. Adesso dalle parole ai fatti, alle
iniziative progressivamente pressanti sugli Organismi deputati a decidere. “Il
costo, rispetto alla salute, non è preminente” ha detto Cembalo. Come dargli
torto? Eppure sembran sorde alcune autorità.
Raffaele Raimondo