12 novembre 2012

TRAPIANTI. AL VIA UNA SINERGIA TRA STATI UE



on. Aldo Patriciello
South Transplant Alliance. Questo il nome dell’accordo internazionale tra Italia, Francia e Spagna siglato la scorsa settimana, presso l’Istituto Superiore di Sanità,  che prevede una cooperazione tra le agenzie dei trapianti di organi dei paesi dell’area sud-orientale dell’Europa. All’Italia è andata la Presidenza del network che manterrà per tre anni. Un progetto ambizioso che l’on. Aldo Patriciello accoglie con favore e per il quale esprime “vivo apprezzamento per una alleanza che porterà i paesi interessati alla costruzione di una rete dei trapianti europea dell’area del mediterraneo, con un conseguente ampliamento del bacino di pazienti da curare. Vorrei congratularmi inoltre – continua Patriciello – con il Direttore del Centro Nazionale di Trapianti, il dottor Alessandro Nanni Costa, per aver gestito il sistema trapiantologico italiano in maniera eccellente tanto da ricevere questo importante riconoscimento quale la Presidenza dell’accordo comunitario che fa diventare il nostro Paese e in particolare l’eccellenza sanitaria italiana punto di riferimento europeo. Questo è quello a cui mi riferisco quando parlo della valorizzazione delle nostre peculiarità. Le nostre Regioni non hanno niente da invidiare agli altri Paesi europei anzi in diversi casi siamo noi che facciamo scuola in campo sanitario grazie alle professionalità italiane e alle strutture di ricerca e cura presenti sul territorio che vanno dunque sostenute al fine di garantire un eccellente servizio ai cittadini italiani e non. Inoltre l’accordo risponde in maniera operativa alle Direttive comunitarie sulla donazione e trapianto di organi con cui l’Unione auspica uno sviluppo strategico condiviso tra gli Stati membri al fine di offrire le medesime condizioni di cura a tutti i cittadini europei. Sono sicuro che il progetto in essere diventerà una ulteriore garanzia per i nostri concittadini”. Le attività di cooperazione tra i paesi partner del progetto comprenderanno, tra le altre, l’implementazione del programma di donazione di rene cross-over, le donazioni per i pazienti di difficile trapiantabilità, la promozione della cultura della donazione, la formazione condivisa degli operatori del settore grazie anche ad iniziative già in essere come quella promossa dall’Agénce de Biomédicine con cui operatori della rete francese possono seguire corsi di aggiornamento e approfondimento. Il programma prevederà anche l’organizzazione di audit sulle attività dei centri al fine di condividere i sistemi di controllo della rete trapiantologica, la riflessione comune sui tempi della bioetica e la valutazione delle attività di prelievo e trapianto, la trasparenza e la qualità dei processi e la gestione comune delle urgenze.

Bruxelles, Ufficio Stampa on. Aldo Patriciello