on. Aldo Patriciello |
South Transplant Alliance. Questo il nome
dell’accordo internazionale tra Italia, Francia e Spagna siglato la scorsa
settimana, presso l’Istituto Superiore di Sanità, che prevede una cooperazione tra le agenzie
dei trapianti di organi dei paesi dell’area sud-orientale dell’Europa. All’Italia
è andata la Presidenza del network che manterrà per tre anni. Un progetto
ambizioso che l’on. Aldo Patriciello accoglie con favore e per il quale esprime “vivo
apprezzamento per una alleanza che porterà i paesi interessati alla costruzione
di una rete dei trapianti europea dell’area del mediterraneo, con un
conseguente ampliamento del bacino di pazienti da curare. Vorrei congratularmi
inoltre – continua Patriciello – con il
Direttore del Centro Nazionale di Trapianti, il dottor Alessandro Nanni Costa,
per aver gestito il sistema trapiantologico italiano in maniera eccellente
tanto da ricevere questo importante riconoscimento quale la Presidenza
dell’accordo comunitario che fa diventare il nostro Paese e in particolare
l’eccellenza sanitaria italiana punto di riferimento europeo. Questo è quello a
cui mi riferisco quando parlo della valorizzazione delle nostre peculiarità. Le
nostre Regioni non hanno niente da invidiare agli altri Paesi europei anzi in
diversi casi siamo noi che facciamo scuola in campo sanitario grazie alle
professionalità italiane e alle strutture di ricerca e cura presenti sul
territorio che vanno dunque sostenute al fine di garantire un eccellente
servizio ai cittadini italiani e non. Inoltre l’accordo risponde in maniera operativa
alle Direttive comunitarie sulla donazione e trapianto di organi con cui
l’Unione auspica uno sviluppo strategico condiviso tra gli Stati membri al fine
di offrire le medesime condizioni di cura a tutti i cittadini europei. Sono
sicuro che il progetto in essere diventerà una ulteriore garanzia per i nostri
concittadini”. Le attività di cooperazione tra i paesi partner del progetto
comprenderanno, tra le altre, l’implementazione del programma di donazione di
rene cross-over, le donazioni per i pazienti di difficile trapiantabilità, la
promozione della cultura della donazione, la formazione condivisa degli
operatori del settore grazie anche ad iniziative già in essere come quella
promossa dall’Agénce de Biomédicine con cui operatori della rete francese
possono seguire corsi di aggiornamento e approfondimento. Il programma
prevederà anche l’organizzazione di audit sulle attività dei centri al fine di
condividere i sistemi di controllo della rete trapiantologica, la riflessione
comune sui tempi della bioetica e la valutazione delle attività di prelievo e
trapianto, la trasparenza e la qualità dei processi e la gestione comune delle
urgenze.
Bruxelles,
Ufficio Stampa on. Aldo Patriciello