Intanto ci si prepara al presidio del 17 Novembre in località Molinella e le mobilitazioni di inizio dicembre. Giornata
importantissima per tutto il movimento quella di ieri. Si è svolta,
infatti, la seconda edizione di Fest-A-mbiente, festa del movimento No
Gas. La partecipazione all’iniziativa è stata davvero eccezionale, sia
in termini di numeri che di risultati. Per la prima volta in Terra di Lavoro si è palesato qualcosa di inedito
dal punto di vista della partecipazione e della cooperazione sociale. Il
movimento No-gas, gli abitanti dell'agro caleno e ben cinque sindaci
contrari al gassificatore in un confronto alla pari, per costruire
insieme le prossime mosse contro l’ecomostro e per rilanciare
un’alternativa all’attuale sistema di smaltimento dei rifiuti. Una giornata attraversata da una moltitudine di soggetti e di esperienze
diverse, accomunate dalla lotta al gassificatore, al piano provinciale e
regionale dei rifiuti ed impegnate nella difesa dei beni comuni.
Ancora una volta si è manifestata la forza costituente dei movimenti:
centinaia di persone hanno dato vita ad un importante momento di
dibattito in cui è stata espressa in modo forte, chiaro e diretto la volontà della popolazione,
dalla quale la componente istituzionale presente non ha potuto
prescindere. A questa volontà bisogna dar conto nell’orientare le scelte
politiche di chi amministra le nostre comunità. In più interventi gli
stessi sindaci hanno sottolineato che la mobilitazione popolare risulta
fondamentale per determinare i rapporti di forza necessari anche per
rendere efficace il piano della battaglia legale, da attuare attraverso
riscorsi ed opposizioni; In tal senso è stata indicata come esempio da
guardare la lotta No Tav in Val di Susa dove una popolazione che lotta e
resiste in prima linea per i propri sacrosanti diritti è sostenuta con
forza dagli amministratori locali. Le amministrazioni si sono impegnate a lavorare al ricorso al TAR non
appena ci saranno atti validi da poter impugnare: tali azioni verranno
discusse e decise in un “tavolo tecnico”, che si
riunirà ogni qual volta sarà reputato necessario, e sarà costituito sia
dai sindaci che da membri del movimento, i quali saranno garanti ed
osservatori di questo processo contro eventuali abusi della triade della monnezza Antropoli-Zinzi-Mastellone. Infine, è stato lanciato pubblicamente il presidio del 17 novembre sul sito dove dovrebbe sorgere il gassificatore: "Andremo - afferma uno dei tanti interventi - a
piantare gli alberi, perché queste terre da millenni ci danno frutti e
vita e nessuno può permettersi di portarvi la morte! Andiamoci a
riprendere le nostre terre". Intanto, nella vicina S. Maria Capua
Vetere, un gruppo di studenti NoGas praticava il blocco di piazza
Mazzini mandando in tilt il traffico del sabato pomeriggio. Unica nota dolente nelle prime ore del mattino, quando ben tre volanti
dei carabinieri si sono presentate a sirene spiegate per identificare i
“pericolosissimi” NoGas, trovandosi di fronte quattro attivisti ed il
parroco che stavano allestendo la sala per l'incontro. Il tutto mentre
il territorio continua ad essere disseminato di roghi tossici di origine
dolosa e a fagocitare sversamenti illegali di rifiuti. Ci auguriamo che
mai più vengano posti in essere atti del genere, dal sapore
intimidatorio, nei confronti dei movimenti e dei cittadini che con
generosità si impegnano per migliorare il proprio territorio. Una settimana che si preannuncia ricca di iniziative e di attività e che
si concluderà con il presidio di sabato 17, alle ore 14,30 in località
Molinella!
Movimento No Gas