Giovanni Schiappa |
MONDRAGONE. A margine dei lavori dell'ultima seduta consiliare, interviene Giovanni Schiappa, sindaco di Mondragone.<< Durante la prima seduta consiliare, con
piena convinzione e con profondo senso di responsabilità, dicemmo che la
campagna elettorale bisognava considerarla conclusa e che Mondragone
non aveva bisogno di sterili contrapposizioni ma necessitava
esclusivamente di confronti costruttivi. Dopo la scorsa seduta
consiliare, purtroppo, dobbiamo registrare che il consigliere Achille
Cennami non riesce a smettere i panni del candidato sindaco sconfitto
per poter indossare quelli del consigliere comunale, tanto e' vero che
continua - sulla stampa e in Consiglio - a comunicare pseudo spot
elettorali anche e soprattutto in piena dissonanza con tutto quanto
(non) ha fatto durante l'unica esperienza in cui gli riuscì di avere il
favore dei Mondragonesi. Inoltre, dobbiamo altresì registrare che l'altro candidato sindaco Mario
Fusco, consigliere comunale soltanto grazie all'apporto di ben due
liste a sostegno, non ha ben compreso che la politica e
l'amministrazione non possono esaurirsi nel continuo richiamo alla
legalità o pseudo tale, con frequenti, inopportune ed irrispettose
minacce di recarsi presso la Procura della Repubblica, credendo di poter
intimorire chi ha scelto di mettersi al servizio della Comunità. Evidentemente non ha compreso che tale atteggiamento non l'ha premiato
neanche in campagna elettorale, perché la nostra amata Mondragone, pur
essendo una Città, rimane una Comunità in cui non c'è ancora -
fortunatamente - bisogno di presentare le persone, la relativa moralità
ed i propri valori >>. Con una citazione tratta dal libro di Siracide (180 a. C.), poi, il
sindaco di Mondragone, conclude << dell'artista si ammira l'opera,
del politico la saggezza della proposta. Ma se parla a vanvera è una minaccia per la città; se dice cose inconcludenti si fa odiare >>.
C.S.