PIEDIMONTE
MATESE. Si è svolta questa mattina
nel comune di Piedimonte Matese la cerimonia di celebrazione delle Forze Armate
e dell’Unità d’Italia legata alla ricorrenza del 4 novembre. A raccolta gli
studenti delle scuole cittadine accompagnati dai presidi, autorità civili,
militari e religiose per prendere parte al corteo che dalla Casa comunale si è
diretto in piazza Europa per il rito di commemorazione dei caduti, momento
solenne introdotto dalle parole del presidente della Comunità Montana Fabrizio
Pepe. Il sindaco Vincenzo Cappello, accompagnato dai militari dell’Arma dei
Carabinieri e della Polizia Municipale, ha deposto ai piedi del Monumento la
corona di alloro benedetta poco prima da don Cesare Tescione, per poi, dopo un
breve intervento del cavaliere Stefano Micelli, presidente dell’Associazione
Combattenti e Reduci, soffermarsi a riflettere sul valore delle Forze Armate,
sottolineando l’importanza di ricorrenze come il 4 novembre. “Quella di oggi è un’occasione di alto
significato civile per la nostra Nazione – ha detto il primo cittadino – ci
ritroviamo qui per non dimenticare il sacrificio dei nostri padri e di chi
continua a sacrificarsi in nome della pace, della democrazia, della libertà dei
popoli”. E ricordando il valore del Tricolore, il Sindaco ha posto
l’accento sulla consegna di una bandiera agli alunni della città: in questa
iniziativa il simbolo del nostro Paese passerà negli anni da un istituto
scolastico all’altro per creare momenti di riflessione e approfondimento
sull’unità dei popoli e sugli elementi fondanti del nostro ordinamento
repubblicano. Diversi i ragazzi coinvolti nella cerimonia, con la lettura di
pensieri personali sui temi della pace, di preghiere, dei nomi dei caduti in
guerra. In conclusione della manifestazione c’è stato spazio anche per la
consegna di una targa all’Ispettore Superiore del Corpo Forestale dello Stato,
in pensione da Commissario, Vincenzo
Ragucci, e all’ex presidente del Parco del Matese Giuseppe Falco, quale gesto
di riconoscenza della città per l’impegno e la professionalità mostrata da
entrambi a beneficio del territorio.
Pietro
Rossi