CASERTA. Dopo
il grande successo di critica ottenuto a Roma, il 1° novembre apre al
pubblico, presso gli Appartamenti Storici della Reggia di Caserta, la
mostra Henri Cartier-Bresson. Immagini e Parole, organizzata dalla Soprintendenza in collaborazione con Civita, Contrasto, Magnum Photos e Fondation Cartier-Bresson. Quarantaquattro
fotografie tra le più suggestive del grande maestro della fotografia in
bianco e nero, accompagnate dal commento – tra gli altri – di Aulenti,
Balthus, Baricco, Cioran, Gombrich, Jarmusch, Kundera, Miller, Scianna,
Sciascia, Steinberg e Varda. In
mostra una selezione aggiornata con nuovi contributi rispetto al
progetto nato qualche anno fa, quando un gruppo di amici ha pensato di
festeggiare il compleanno di Henri Cartier-Bresson chiedendo a
intellettuali, scrittori, critici, fotografi o anche semplicemente
grandi amici del maestro della fotografia, di scegliere e commentare
ognuno la sua immagine preferita tra le tante, immortali, scattate da
Cartier-Bresson. Ne è nata una selezione di capolavori unici – forse le
più incisive e celebri fotografie del grande autore francese – ognuna
“chiosata” dalle parole affettuose e autorevoli di intellettuali e amici
come Pierre Alechinsky, Ernst Gombrich, Leonardo Sciascia, Ferdinando
Scianna e molti altri ancora. La
mostra, che è anche un volume a cura di Contrasto, offre una panoramica
sintetica ma esaustiva dell’opera di Henri Cartier-Bresson. Uno
sguardo, il suo, sempre puntuale e profondo, attento e originale, sul
mondo, i protagonisti, gli avvenimenti principali così come i piccoli,
apparentemente insignificanti ma densi di vita, “attimi decisivi” che
lui – e solo lui – riusciva a cogliere con la
sua macchina fotografica quando, come affermava, si riesce a “mettere
sulla stessa linea di mira il cuore, la mente e l’occhio”.
Henri Cartier-Bresson. Immagini e Parole
rappresenta un’occasione unica per contemplare e comprendere
Cartier-Bresson e, grazie ai commenti, per approfondire i temi legati
alla fotografia: il suo potere comunicativo, le sue peculiarità
stilistiche, il suo ruolo.
Autori dei commenti:
Kobo
Abe, Pierre Alechinsky, Manuel Alvarez Bravo, Avigdor Arikha, Eduardo
Arroyo, Gae Aulenti, Alessandro Baricco, Jean Baudrillard, François Bon,
Yves Bonnefoy, Pierre Boulez, Henri Cartier-Bresson, Emile Michel
Cioran Jean Clair, Jean Daniel, Bruce Davidson, Régis Debray, Robert
Delpire, Michèle Desbordes, Robert Doisneau, Anna Farova, Dominique
Fernandez, Pierre Gascar, Mario Giacomelli, Ernst Gombrich, Eric
Hobsbwam, Jim Jarmusch, Alain Jouffroy, Lincoln Kirstein, Andrei
Konchalovsky, Milan Kundera, Jean Lacouture, Jean Leymarie, Gérard Macé,
André Pieyre de Mandiargues, Roberto Matta, Arthur Miller, Jean-Pierre
Montier, Beaumont Newhall, Erik Orsenna, Claude Roy, Danièle Sallenave,
Ferdinando Scianna, Leonardo Sciascia, Saul Steinberg, Sam Szafran, John
Szarkowski, Antonio Tabucchi, Agnès Varda, Paul Virilio.
Note biografiche
Henri Cartier-Bresson nacque nel 1908
a Chanteloup da una famiglia vicina al mondo dell’arte. Inizialmente si
interessò di pittura e fu allievo di Jaques-Emile Blanche e di André
Lhote. Nel 1931 comprò una Leica e partì per un viaggio che lo portò nel sud della Francia, in Spagna, in Italia e in Messico. Nel 1932
inaugurò la sua prima mostra nella Galleria Julien Levy di New York.
Rientrato in Francia, lavorò nel cinema con Jean Renoir e Jaques Becker.
Nel 1933, in Spagna realizzò le sue prime grandi fotografie di reportage. Nel 1935
lavorò negli Stati Uniti con Paul Strand. Rientrato a Parigi collaborò
come aiuto regista di Jean Renoir. Imprigionato dai tedeschi nel 1940, riuscì ad evadere e a rientrare a Parigi nel 1943. Alla fine della guerra diresse il film “Le Retour”. Negli anni 1946-47 visse negli Stati Uniti fotografando soprattutto per «Harper’s Bazaar». Nel 1947
si diffuse la notizia che fosse morto durante la guerra e a sua
insaputa venne allestita una sua mostra al Museum of Modern Art di New
York. Lo stesso anno fondò l’agenzia Magnum Photos insieme a Robert Capa, David Seymour, George Rodger e William Vandivert. Tra il 1948 e il 1950 lavorò in India, Pakistan, Cina e Indocina. Nel 1952 pubblicò “Images à la sauvette”, raccolta di foto che conteneva il testo “L'instant décisif”, nel quale esponeva le sue teorie sull’arte della fotografia. Nel 1955, al Musée des Arts Décoratifs di Parigi venne inaugurata la sua prima grande retrospettiva. Nel 1988 il Centre National de la Photographie di Parigi istituì il “Gran Premio Internazionale di Fotografia” a lui intitolato. Nel 2000, con la moglie Martine Franck e la figlia Mélanie creò la “Fondazione Henri Cartier-Bresson”. Morì a Céreste il 3 agosto 2004.
Innumerevoli i riconoscimenti ricevuti, le esposizioni e le
pubblicazioni che in tutto il mondo hanno reso omaggio alla sua
straordinaria produzione.
Sede
Reggia di Caserta - Appartamenti Storici
Mostra a cura di:
Contrasto e Magnum Photos
Orario: 8.30 - 19.00. Chiuso il martedì
Ufficio stampa
Soprintendenza
Vincenzo Zuccaro
Vitaliano Zamprotta
Civita
Daniela Leone cell. 335-6766173 e-mail leone@civitamusea.it
Barbara Izzo - Arianna Diana tel. 06 692050220-258 e-mail izzo@civita.it; www.civita.it