17 settembre 2012

COMPENSI LEGALI PER LA DIFESA DEL COMUNE, LE TARIFFE SONO UGUALI PER TUTTI

Stefano Giaquinto

CAIAZZO - Preventiva quantificazione, razionalizzazione della spesa pubblica, ragioni di standardizzazione ed omogeneizzazione dei costi, evitare disparità di trattamento fra i professionisti incaricati: queste le motivazioni che hanno mosso la giunta comunale di Caiazzo ad approvare una delibera, la numero 28 del 10 settembre scorso, per la determinazione dei compensi per avvocati da nominare per la difesa dell’ente. “La scelta, oltre ad essere sostanzialmente imposta dal vigente dato normativo (D.L. n. 223 del 2006 e decreto legge n. 1 del 2012) – si legge nell’atto - appare opportuna poiché consente di evitare il riproporsi di discrasie che hanno connotato, precedentemente all’insediamento degli attuali organi amministrativi, l’azione dell’Ente in subiecta materia, dalla mancata assunzione, da parte dei Settori competenti ratione materiae, di atti di impegno relativi alla somma complessiva da corrispondere al legale incaricato, con conseguente possibile formazione di debiti fuori bilancio, alle difficoltà incontrate, in ipotesi di parcella redatta in base alle tariffe professionali, nell’individuazione del soggetto competente, all’interno della struttura organizzativa dell’Amministrazione Comunale di Caiazzo, all’espressione del parere di “congruità”sulle spettanze rivendicate dal professionista esterno”. Omogeneizzazione dei costi e progressiva riduzione delle spese sostenute dunque, l’ente retto dal primo cittadino Stefano Giaquinto, nello specifico, sborserà 350 euro per procedimenti da seguire presso il Giudice di Pace; 2mila euro se si tratta di Tribunale Ordinario (monocratico e collegiale) civile e penale e 2.500,00 euro per il Tribunale Amministrativo Regionale per la Campania e Corte dei Conti, sezione giurisdizionale per la Campania; 3.500.00 euro Corte d’Appello, Corte d’Assise d’Appello e giudizi arbitrali, stessa tariffa per Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio o altra Regione; 5mila euro per  Corte di Cassazione, Consiglio di Stato e Corte dei Conti, sezioni centrali d’appello e 7.500,00 euro per la  Corte Costituzionale. Gli importi, comprensivi di diritti, onorari e spese generali, sono incrementati di IVA e CPA come per legge e, in ogni caso, al professionista incaricato spetta il rimborso a titolo di contributo unificato. Il comune di Caiazzo precisa che “le tariffe possono essere incrementate sino al triplo, con motivata valutazione risultante dalla disposizione di conferimento dell’incarico, in ragione della complessità della controversia, della rilevanza economica della stessa e della sede dell’autorità giurisdizionale adita e ridotti sino alla metà, per ogni singolo giudizio, in ipotesi di contestuale conferimento di incarichi connotati da sostanziale identità soggettiva ed oggettiva”. 

C.S.