Stefano Giaquinto |
CAIAZZO - Preventiva quantificazione, razionalizzazione
della spesa pubblica, ragioni di standardizzazione ed omogeneizzazione dei
costi, evitare disparità di trattamento fra i professionisti incaricati: queste
le motivazioni che hanno mosso la giunta comunale di Caiazzo ad approvare una
delibera, la numero 28 del 10 settembre scorso, per la determinazione dei
compensi per avvocati da nominare per la difesa dell’ente. “La scelta, oltre ad essere sostanzialmente
imposta dal vigente dato normativo (D.L. n. 223 del 2006 e decreto legge n. 1
del 2012) – si legge nell’atto - appare
opportuna poiché consente di evitare il riproporsi di discrasie che hanno
connotato, precedentemente all’insediamento degli attuali organi
amministrativi, l’azione dell’Ente in
subiecta materia, dalla mancata assunzione, da parte dei Settori
competenti ratione materiae, di
atti di impegno relativi alla somma complessiva da corrispondere al legale
incaricato, con conseguente possibile formazione di debiti fuori bilancio, alle
difficoltà incontrate, in ipotesi di parcella redatta in base alle tariffe
professionali, nell’individuazione del soggetto competente, all’interno della
struttura organizzativa dell’Amministrazione Comunale di Caiazzo,
all’espressione del parere di “congruità”sulle spettanze rivendicate dal
professionista esterno”. Omogeneizzazione dei costi e progressiva riduzione
delle spese sostenute dunque, l’ente retto dal primo cittadino Stefano
Giaquinto, nello specifico, sborserà 350 euro per procedimenti da seguire
presso il Giudice di Pace; 2mila euro se si tratta di Tribunale Ordinario
(monocratico e collegiale) civile e penale e 2.500,00 euro per il Tribunale
Amministrativo Regionale per la Campania e Corte dei Conti, sezione giurisdizionale
per la Campania; 3.500.00 euro Corte d’Appello, Corte d’Assise d’Appello e
giudizi arbitrali, stessa tariffa per Tribunale Amministrativo Regionale per il
Lazio o altra Regione; 5mila euro per Corte
di Cassazione, Consiglio di Stato e Corte dei Conti, sezioni centrali d’appello
e 7.500,00 euro per la Corte
Costituzionale. Gli importi, comprensivi di diritti, onorari e spese generali,
sono incrementati di IVA e CPA come per legge e, in ogni caso, al
professionista incaricato spetta il rimborso a titolo di contributo unificato. Il
comune di Caiazzo precisa che “le tariffe
possono essere incrementate sino al triplo, con motivata valutazione risultante
dalla disposizione di conferimento dell’incarico, in ragione della complessità
della controversia, della rilevanza economica della stessa e della sede
dell’autorità giurisdizionale adita e ridotti sino alla metà, per ogni singolo
giudizio, in ipotesi di contestuale conferimento di incarichi connotati da
sostanziale identità soggettiva ed oggettiva”.
C.S.