S.O.S. AMBIENTALE SUL MATESE
|
|
|
lastre di amianto |
SAN GREGORIO MATESE. Lo scorso fine settimana
appena trascorso è stata segnalata una situazione ambientale precaria nel Parco
Regionale del Matese. Lo spettacolo che si ha inoltrandosi nelle spettacolari
faggete è indecoroso e impressionante. Rifiuti di ogni tipo, da plastica
alimentare in quantità industriali a rifiuti elettronici (televisori, autoradio
smontati, resti di lavatrice), copertoni di auto e schifezze varie. Premettendo
che è sintomo di immensa inciviltà e chi commette tali abusi andrebbe punito
severamente, ora i rifiuti sono lì...che fare? a chi rivolgersi per liberare
l'ecosistema stuprato? Se si continua a
camminare si riscontra il taglio indiscriminato di molti alberi. Anche l’ex
Presidente del Parco Regionale del Matese Giuseppe Falco, qualche mese
fa inoltrò a tutte le forze dell'ordine e ai Sindaci, due note, la prima
riguardante la cercinatura e il taglio indiscriminato di alberi, su
segnalazione del CAI e di tanti altri cittadini e l'altra nota riguardante
l'attraversamento delle zone vietate alla circolazione da parte di
motociclisti, i quali stanno provocando danni ingenti al territorio, alla
biodiversità, al precario equilibrio idrogeologico e alle aziende che allevano
allo stato libero il bestiame. La
situazione è veramente grave e sarebbe auspicabile che il nuovo Presidente del Parco Umberto De Nicola convochi al più presto un incontro di tutti i
sindaci del Parco del Matese con le forze dell’ordine e la Provincia che, come
ben si sa, ha formato 382 GAV (guardia ambientali volontarie), tra cui circa 30
sono abitanti dei comuni del Parco Regionale del Matese e come da regolamento
provinciale sono previsti dei distaccamenti tra cui anche uno presso il Parco
Regionale del Matese con 25 unità. Le GAV hanno compiti di polizia
amministrativa e possono essere nominate anche ausiliari di polizia
giudiziaria, quindi con l'arrivo della stagione estiva che porta l'aumento
degli incendi boschivi e un maggior
flusso di turisti, di raccoglitori di funghi, tra cui la maggior parte
non sono muniti di apposito tesserino e di appassionati di motocross che
distruggono i nostri bei sentieri e mulattiere già mal tenute, c’è bisogno di
un maggior controllo del territorio. L’incontro tra amministratori locali e
Provincia dovrebbe portare alla stipula di un Protocollo d’intesa per
migliorare la cooperazione per il controllo del territorio tra i locali comandi
di polizia locale, le stazioni di Carabinieri, del Corpo Forestale dello Stato
e la Provincia con le proprie guardie ambientali.
Pietro Rossi