dott. Vincenzo Lubrano |
SANT’ANGELO D’ALIFE. In
meno di 48 ore il Prefetto di Caserta Pagano
ha predisposto la sospensione del Consiglio Comunale di Sant’Angelo d’Alife nominando il Viceprefetto
dott. Vincenzo Lubrano Commissario Prefettizio per il comune che ieri ha
visto cadere l’amministrazione del sindaco Crescenzo
Di Tommaso a seguito delle dimissioni rassegnate da otto consiglieri, tra
maggioranza e opposizione. Il Prefetto ha allo stesso tempo formulato al
Ministero dell’Interno la proposta di scioglimento del Civico Consesso nel
centro casertano. In paese i commenti sull’accaduto sono tanti alcuni a favore
dello scioglimento altri contrari. Da una sbirciatina sulla pagina di Facebook “Parliamo del nostro Sant’Angelo” c’è chi parla di Sant’Angelo, come di
un paese in via di estinzione. “Ci stiamo
rovinando con le nostre mani. Voi credete che ci sarà un cambiamento? Il comune
non è altro che il riflesso di tutta la società nazionale, del periodo storico
che stiamo vivendo. Fino a quando non riusciremo a capire che tutti devono
lavorare per lo stesso obiettivo, non potremo andare avanti. Ognuno si crede
meglio dell’altro. Tutto fumo e niente arrosto. Per far sopravvivere il paese
bisogna avere rispetto reciproco, amor proprio e spirito di sacrificio”. C’è
chi rincara la dose rimarcando che “Far
cadere un’ amministrazione, specialmente in questo periodo, non è cosa bella ne
costruttiva, con danni ingenti sui Santangiolesi. L’arrivo di un Commissario,
riduce il paese ai minimi termini, bisognava pensarci prima delle elezioni
questo ahimè vuol dire che la maggior parte dei Santangiolesi non hanno ancora
raggiunto la maturità politica.. che dire “CHI E’ CAUSA DEL SUO MAL PIANGA SE
STESSO!!”. Sono molto dispiaciuta, ha ribadito la testimonial per la pace Agnese Ginocchio, ma veramente molto dispiaciuta
per quanto accaduto. L'anno scorso in questo bellissimo borgo, proprio in
questo periodo riuscimmo a realizzare un "miracolo" nel Matese. Sant’Angelo
D’Alife divenne un simbolo di Pace per
come la città e l'amministrazione si adoperarono all'unisono, perché si realizzasse
la Marcia per la Pace e la piantumazione dell'Albero della Pace. Possibile che
questa esperienza non ha insegnato nulla? Si poteva evitare che
quest'amministrazione cadesse. Perché non si è fatto nulla per evitarlo e per
cercare di cucire gli strappi? A chi ha giovato questa cosa? Cosa può
migliorare un Commissario che non conosce ne la cultura e ne la vita di un
paese?
Pietro Rossi