Michele Santoro |
BAIA LATINA. Con
circa 2000 elettori aventi diritto e con circa 1600 cittadini che di volta in
volta si recano a votare, probabilmente a Baia e Latina con 978 firme per un
referendum, mai si sarà realizzato tale risultato, ma quasi certamente con la
percentuale del 70 % dei votanti abituali è stato raggiunto un traguardo
storico sia per il piccolo centro della Media valle del Volturno che per la
Provincia di Caserta e forse per l’intera Regione Campania. Il risultato
ottenuto per la raccolta delle firme per la presentazione della richiesta
referendaria riguardante l’abolizione parziale delle indennità parlamentari,
dichiara Michele Santoro Sindaco del
Comune di Baia e Latina, rappresenta per chi si è impegnato a sensibilizzare i
cittadini, in assenza di qualunque tipo di pubblicità ufficiale, un risultato
incredibilmente straordinario di partecipazione popolare che dimostra come i
cittadini siano attenti e sensibili verso problematiche che li interessano
personalmente, ma soprattutto dimostra, se ve ne fosse stato bisogno, che i
cittadini se opportunamente informati non si sottraggono alla partecipazione ed
alle proprie responsabilità. Siamo fieri, continua Michele Santoro, di aver raggiunto nel nostro Comune percentuali
del 70 % di sottoscrittori dimostrando l’interesse verso i problemi generali
della riduzione della spesa pubblica iniziando da alcuni privilegi della
“casta” verso la quale penso che i cittadini abbiano perso qualsiasi rapporto
di fiducia considerato la distanza oramai abissale che interpone gli eletti
agli elettori. La cosiddetta “casta” a causa di questa orribile legge
elettorale di cui è la naturale discendenza, oggi, non rappresenta alcun
interesse del territorio per la quale è stata eletta (pardon nominata), e di
conseguenza non viene considerata dagli elettori quale punto di riferimento. Siamo
convinti, conclude Michele Santoro,
che il traguardo raggiunto, significa che i cittadini di ogni estrazione
sociale consapevole dei privilegi della
“casta” hanno voluto fortemente e spontaneamente inviare un forte segnale ai
nostri governanti nel ribadire che siamo stufi dei teatrini e delle continue
spartizioni di poltrone per poi dedicarsi completamente alla realizzazione di
attività personali dimenticandosi del popolo elettore. Abbandonando il
territorio, di cui si è espressione, al proprio destino. I mutamenti continui e
rapidi della società moderna, non trovano corrispondenza nei mutamenti della
politica, e dei politici ancorata ancora a schemi vecchi e tradizionali fuori dalla realtà moderna in cui viviamo. Il
tradizionale modo di porsi, per la risoluzione dei tanti problemi della nostra
società, non trova corrispondenza nelle esigenze soprattutto delle giovani
generazioni. Occorrono immediate contromisure, per porre un freno ad un insano
percorso, dominato dall’emulazione dell’avidità, dell’iniquità e della
sopraffazione. Quindi oggi più che mai è necessario agire affinché il merito,
l’etica, la democrazia e l’equità siano alla base di una nuova legge elettorale
che ponga l’elettore al centro del dibattito e che consenta a tutti noi di
poter scegliere liberamente e democraticamente i nostri rappresentanti.
Pietro Rossi