PIEDIMONTE
MATESE. E’ calato il
sipario anche sulla 4ª edizione di Teatri
di Pietra a Piedimonte Matese, nello spazio scenico del Parco Archeologico
del Monte Cila, fortunatamente scampato al vasto incendio di qualche giorno fa,
che lo ha solo lambito, prima di essere domato dagli operatori della Protezione
Civile e della Comunità Montana. E’ andato in scena “del Minotauro”, una
rilettura del mito greco elaborato anche attingendo a testi moderni di Cortazar
e Dürremmatt , da Aurelio Gatti, regista e coreografo che è anche il
direttore artistico di Teatri di Pietra, una rassegna che propone da 13 anni il
teatro nei siti archeologici di Sicilia, Calabria, Campania, Lazio e Toscana. In
scena, accanto a quattro danzatori, c’erano Cinzia Maccagnano e Carlo Vitale a
dare voce e corpo ai protagonisti del mito: MInosse, Teseo, Arianna e il
Minotauro, appunto, presentato come l’archetipo della diversità che viene resa
mostruosa e rimossa dallo spazio pubblico per essere nascosta ed eliminata.
Molto intensa e serrata la recitazione, sottolineata con grande efficacia dalle
coreografie dello stesso Gatti e dalle musiche di Mendelssohn. Era presente il
prof. Costantino Leuci, Assessore alla Cultura, che ha ringraziato gli attori
per le emozioni regalate al pubblico e soprattutto il maestro Aurelio Gatti,
per aver consentito a Piedimonte di essere inserito anche quest’anno nel
prestigioso circuito nazionale di Teatri di Pietra, pur in presenza di un
contributo economico molto più contenuto rispetto a quello assicurato negli
anni passati dal Comune, alle prese, come tutti, con necessità di tagli alle
spese.
Pietro
Rossi