AVERSA - Presso la Sezione del Tribunale di
Aversa, si è celebrata la prima seduta della “Conferenza delle Associazioni
Forensi della Provincia di Caserta”, promossa dell’Associazione Giovani
Avvocati (A.I.G.A.), presieduta dall’avv. Alfonso Quarto, e dall’Organismo
Unitario dell’Avvocatura (O.U.A.) nell’occasione rappresentato dall’avv.Carlo
Maria Palmiero. La conferenza – ha
chiarito , nella sua presentazione Quarto - avrà un taglio “itinerante”, che prevede nei prossimi giorni
, altre sedute presso le sezioni distaccate di Caserta, Piedimonte Matese e
Carinola . Numerosi gli interventi da parte delle associazioni forensi intervenute,
la cui attività deve costituire una sinergia con gli Organi Istituzionali, con
il superamento di posizioni campanilistiche
che in passato hanno determinato una sorta di immobilismo della classe
forense. Tra le tematiche affrontate
quella della prevista soppressione ed accorpamento delle Sezioni distaccate del
Tribunale di S. Maria Capua Vetere e di alcuni
Uffici del Giudice di Pace nonché
le discrasie degli Uffici giudiziari e la cronica carenza di personale, oltre
che di idonee strutture. E ancora si è
parlato di carenza delle strutture giudiziarie, così l’avv. Mauro Iavarone, specie per quanto riguarda la possibilità di
accesso alle stesse da parte di disabili ed ha
stigmatizzato la carenza di organico cui si continua a far fronte fidando nella magistratura onoraria che
affronta una, pur necessaria, opera di
“supplenza”; evidenziata anche, con gli avv.ti Iorio e Amandola, la necessità di una riforma
dell’accesso alla professione non penalizzante per chi ha scelto di percorrere questo
difficile cammino, cos’ anche l’intervento
dell’avv. Patrizia Cianni, in rappresentanza della Camera Civile e
dell’Avv.; dall’avv. Enrico Romano rilanciata poi l’idea presidente U.d.A.I. di
una Consulta permanente delle Associazioni Forensi , quale presupposto
per incidere sulle iniziative della classe politica nel delicato momento
della preparazione delle leggi per evitare di dover ricorrere , come è accaduto
in occasione della recente riforma sulla media-conciliazione, a contestazioni e prese di posizione successive, certamente valide, come ha
ribadito l’avv. Raffaele Griffo, segretario della Camera Penale, ma non
sempre condivise dell’opinione pubblica
che ha difficoltà a comprendere le ragioni dell’astensione dal lavoro di una
categoria professionale.