CAIAZZO. Con
una suggestiva funzione, nel corso della quale, domenica sera, è stata elevato
alla dignità di santuario il duomo, si possono dichiarare conclusi i solenni
festeggiamenti promossi dalla chiesa locale per rimarcare adeguatamente il
cinquecentesimo anniversario del prodigioso ritrovamento del corpo del santo
patrono Stefano Menecillo, nel sottosuolo del medesimo duomo, come riportato da
storici ecclesiastici dell’epoca, incontaminato e profumato. Prodigio
in qualche modo continuato col più recente ritrovamento del sarcofago, sempre
nel sottosuolo del duomo, nel corso di scavi disposti dall’attuale parroco
monsignor Antonio Chichierchia, ma altrettanto clamore suscitò trai fedeli il
ritrovamento dell’artistico busto in bronzo raffigurante il santo, cesellato a
mano da artigiani napoletani del 1800. Funzione
resa particolarmente suggestiva dal corteo dei religiosi della forania che, proveniente
dalla chiesa di San Francesco, ha raggiunto il principale tempio caiatino
gremito di fedeli che hanno seguito devotamente il sacro rito.