14 giugno 2012

Alla primaria “De Amicis” chi legge è un fuoriclasse “Di fiaba in fiaba” si stimola la fantasia

Caserta - “Chi legge è un … fuoriclasse!” E’ l’ambizioso progetto realizzato presso il primo circolo didattico di Caserta Edmondo De Amicis diretto da Alfonso Marotta. “Tutti gli alunni delle seconde classi, per il secondo anno consecutivo, ogni settimana – spiega il dirigente - accompagnati dalle docenti referenti si sono recati presso la vicina libreria Pacifico dove hanno avuto a disposizione un angolo riservato alla lettura. Chiaro e valido l’obiettivo dell’iniziativa – sottolinea Marotta -  promuovere la lettura nei bambini e far loro scoprire il piacere di leggere”.  Infatti, leggendo leggendo, sono nate tante storie create dagli stessi bambini che hanno poi presentato alle famiglie nel corso delle  manifestazioni di fine anno dal titolo “Di fiaba, in fiaba…” ospitate nell’Aula Magna dell’istituto. Brillante, creativo e molto originale lo spettacolo allestito dagli alunni della II G insieme alle docenti Maria Rosaria Di Fraia, Anna Trombaccia, Franca Crisci e Antonia Falco. Una performance durante la quale i piccoli hanno fatto conoscere la storia da loro inventata dal titolo “Lo strano sogno di Winnie the Pooh”. Molto soddisfatta del risultato conseguito la docente di italiano Di Fraia che sottolinea l’importanza della lettura e della immaginazione nei bambini in età scolare. “Tutti - chiarisce l’insegnante -  nel corso dell’anno, in libreria,  hanno avuto la possibilità di leggere e di ascoltare, di migliorare il linguaggio e le capacità espressive, nonché di arricchire il vocabolario ed il lessico. I piccoli hanno imparato a leggere rispettando le pause e le intonazioni per catturare meglio l’attenzione dei compagni che ascoltavano. Da questa bellissima esperienza –  prosegue la docente – è maturata l’idea di inventare una fiaba frutto della fantasia degli stessi bambini che hanno individuato i protagonisti, il simpatico orsetto Winnie The Pooh e la bella cappuccetto rosso,  l’antagonista, l’orco, l’aiutante, il gatto con gli stivali, il mezzo magico, gli stivali, l’ambientazione, il bosco dei cento acri, e ovviamente, come per ogni fiaba che si rispetti, il lieto fine”. Gli alunni della 2° G hanno dunque realizzato il loro sogno e, vestiti da personaggi del mondo delle favole, hanno dilettato il pubblico con vivaci canzoni e filastrocche dedicate alle fiabe e con la  “lettura” della loro storia; gli spettatori hanno potuto altresì conoscere e apprezzare il duro e scrupoloso lavoro che ha portato alla nascita della stessa storia attraverso la visione di alcuni video che hanno mostrato tutto il backstage, ovvero, tutto quello che è stato fatto in classe, in libreria e nei  vari laboratori per scrivere e illustrare la fiaba. 
LO STRANO SOGNO DI WINNIE THE POOH: COPIONE
Winnie the Pooh, orsetto goloso, una sera non riusciva a dormire perché il suo pancino brontolava per la fame. Così si alzò e ….….. rabbia, si accorse che la sua credenza era ancora una volta vuota. Vuota di cosa in particolare? Di miele, ………. solo miele quello che per Pooh è tutto.Così l’orsetto Pooh decise di incamminarsi nel bosco dei “ Cento Acri ” in cerca di quel sapore, .….di quel dolce, …..di quel prezioso, …. insostituibile miele che tanto fa bene al corpo ed anche all’anima. Improvvisamente, però, sente dei passi provenire da lontano e si accorge che……c’era di fronte al lui una bambina con il cappuccetto rosso che portava in mano un cestino. Ma Pooh, orsetto dal cervello piccolo, piccolo, l’aveva riconosciuta perfettamente. Era lei………..non c’erano dubbi, era Cappuccetto Rosso !!Ma …. che ci faceva a quell’ora e da sola nel Bosco dei Cento Acri ? Presto Pooh si avvicinò a lei e con voce meravigliata le chiese come mai si trovasse in quel momento nel bosco e se per caso avesse nel suo cestino un po’ di miele. La bambina rispose, con la sua vocina squillante, che si era persa nel bosco per le troppe raccomandazioni della mamma e che l’avrebbero distratta e fatto sbagliare strada. A quel punto anche l’orsetto Pooh si distrasse e iniziò a litigare con lei su quale  doveva essere il sentiero da seguire ……. .Ad un certo punto, Pooh e Cappuccetto Rosso, sentirono dei pesanti passi attraversare il bosco, e tutto d’un tratto, apparve dinanzi ai loro occhi il Gatto con gli Stivali !!!!!!!! Oh………!! Esclamò Pooh ma pensa ….. pensa……..pensa, non riusciva a capire in quale fiaba fosse capitato, quando,  ad un certo punto,  il Gatto con gli Stivali chiese loro di seguirlo. Ben presto i tre si ritrovarono in uno strano posto, solitario e dove il paesaggio era buio e deludente. Lì davanti a loro ben presto si presentò un Orco grosso e panciuto.  E …………, altro che miele, pensò Pooh ….. , l’Orco aveva proprio voglia di carnuccia; infatti fu presto detto !!!!!!!!  E’ da tempo disse loro che non faccio un bel pasto !!!! …. Li prese, li legò, in attesa di far bollire la pentola con l’acqua e il sale. Ma …… il Gatto? …. No lui era rimasto fuori dalla pentola, infatti Pooh e Cappuccetto Rosso si accorsero che era nascosto dietro l’albero vicino alla strada, con al piede i suoi stivali grandi e magici. Si, erano proprio quelli, che Pooh ricordava essere magici ! Ma si, le confermò Cappuccetto Rosso, erano proprio gli stivaloni a possedere una strana magia come raccontava la sua mamma, facendole notare anche l’astuzia di quel Gattone.  L’Orco, come in tutte le fiabe, si era poi addormentato ed il Gatto con gli Stivali ne approfittò per slegare i suoi amici. Dal momento che l’orsetto  Pooh era più grande di lui decise di fargli indossare i suoi stivali , per poi mettersi insieme alla bambina sulle grandi spalle di Pooh. Fu così che i tre riuscirono a scappare dalle mani …. Oh…perdon, dalla bocca dell’orco e ad arrivare fino alla casa di Pooh, dove Tappo, Tigro, Pimpi, Kanga, il piccolo Roo, Ih ho l’asinello , Uffa e Christopher Robin, erano ad aspettare il grande amico Pooh con festoni e torte al miele. Quando, per incanto……………… oh rabbia, esclamò Pooh !!!!! …… era soltanto uno dei suoi tanti sogni …… e si ritrovò, come per incanto, nel letto della sua dolce casa.