Caserta - “Chi legge è un …
fuoriclasse!” E’ l’ambizioso progetto realizzato presso il primo circolo
didattico di Caserta Edmondo De Amicis diretto da Alfonso Marotta.
“Tutti gli alunni delle seconde classi, per il secondo anno consecutivo,
ogni settimana – spiega il dirigente - accompagnati dalle docenti
referenti si sono recati presso la vicina libreria Pacifico dove hanno
avuto a disposizione un angolo riservato alla lettura. Chiaro e valido
l’obiettivo dell’iniziativa – sottolinea Marotta - promuovere la
lettura nei bambini e far loro scoprire il piacere di leggere”.
Infatti, leggendo leggendo, sono nate tante storie create dagli stessi
bambini che hanno poi presentato alle famiglie nel corso delle
manifestazioni di fine anno dal titolo “Di fiaba, in fiaba…” ospitate
nell’Aula Magna dell’istituto. Brillante, creativo e molto originale lo
spettacolo allestito dagli alunni della II G insieme alle docenti Maria
Rosaria Di Fraia, Anna Trombaccia, Franca Crisci e Antonia Falco. Una
performance durante la quale i piccoli hanno fatto conoscere la storia
da loro inventata dal titolo “Lo strano sogno di Winnie the Pooh”. Molto
soddisfatta del risultato conseguito la docente di italiano Di Fraia
che sottolinea l’importanza della lettura e della immaginazione nei
bambini in età scolare. “Tutti - chiarisce l’insegnante - nel corso
dell’anno, in libreria, hanno avuto la possibilità di leggere e di
ascoltare, di migliorare il linguaggio e le capacità espressive, nonché
di arricchire il vocabolario ed il lessico. I piccoli hanno imparato a
leggere rispettando le pause e le intonazioni per catturare meglio
l’attenzione dei compagni che ascoltavano. Da questa bellissima
esperienza – prosegue la docente – è maturata l’idea di inventare una
fiaba frutto della fantasia degli stessi bambini che hanno individuato i
protagonisti, il simpatico orsetto Winnie The Pooh e la bella
cappuccetto rosso, l’antagonista, l’orco, l’aiutante, il gatto con gli
stivali, il mezzo magico, gli stivali, l’ambientazione, il bosco dei
cento acri, e ovviamente, come per ogni fiaba che si rispetti, il lieto
fine”. Gli alunni della 2° G hanno dunque realizzato il loro sogno e,
vestiti da personaggi del mondo delle favole, hanno dilettato il
pubblico con vivaci canzoni e filastrocche dedicate alle fiabe e con la
“lettura” della loro storia; gli spettatori hanno potuto altresì
conoscere e apprezzare il duro e scrupoloso lavoro che ha portato alla
nascita della stessa storia attraverso la visione di alcuni video che
hanno mostrato tutto il backstage, ovvero, tutto quello che è stato
fatto in classe, in libreria e nei vari laboratori per scrivere e
illustrare la fiaba.
LO STRANO SOGNO DI WINNIE THE POOH: COPIONE
Winnie
the Pooh, orsetto goloso, una sera non riusciva a dormire perché il suo
pancino brontolava per la fame. Così si alzò e ….….. rabbia, si accorse
che la sua credenza era ancora una volta vuota. Vuota di cosa in
particolare? Di miele, ………. solo miele quello che per Pooh è tutto.Così
l’orsetto Pooh decise di incamminarsi nel bosco dei “ Cento Acri ” in
cerca di quel sapore, .….di quel dolce, …..di quel prezioso, ….
insostituibile miele che tanto fa bene al corpo ed anche all’anima.
Improvvisamente, però, sente dei passi provenire da lontano e si accorge
che……c’era di fronte al lui una bambina con il cappuccetto rosso che
portava in mano un cestino. Ma Pooh, orsetto dal cervello piccolo,
piccolo, l’aveva riconosciuta perfettamente. Era lei………..non c’erano
dubbi, era Cappuccetto Rosso !!Ma …. che ci faceva a quell’ora e da sola
nel Bosco dei Cento Acri ? Presto Pooh si avvicinò a lei e con voce
meravigliata le chiese come mai si trovasse in quel momento nel bosco e
se per caso avesse nel suo cestino un po’ di miele. La bambina rispose,
con la sua vocina squillante, che si era persa nel bosco per le troppe
raccomandazioni della mamma e che l’avrebbero distratta e fatto
sbagliare strada. A quel punto anche l’orsetto Pooh si distrasse e
iniziò a litigare con lei su quale doveva essere il sentiero da seguire
……. .Ad un certo punto, Pooh e Cappuccetto Rosso, sentirono dei pesanti
passi attraversare il bosco, e tutto d’un tratto, apparve dinanzi ai
loro occhi il Gatto con gli Stivali !!!!!!!! Oh………!! Esclamò Pooh ma
pensa ….. pensa……..pensa, non riusciva a capire in quale fiaba fosse
capitato, quando, ad un certo punto, il Gatto con gli Stivali chiese
loro di seguirlo. Ben presto i tre si ritrovarono in uno strano posto,
solitario e dove il paesaggio era buio e deludente. Lì davanti a loro
ben presto si presentò un Orco grosso e panciuto. E …………, altro che
miele, pensò Pooh ….. , l’Orco aveva proprio voglia di carnuccia;
infatti fu presto detto !!!!!!!! E’ da tempo disse loro che non faccio
un bel pasto !!!! …. Li prese, li legò, in attesa di far bollire la
pentola con l’acqua e il sale. Ma …… il Gatto? …. No lui era rimasto
fuori dalla pentola, infatti Pooh e Cappuccetto Rosso si accorsero che
era nascosto dietro l’albero vicino alla strada, con al piede i suoi
stivali grandi e magici. Si, erano proprio quelli, che Pooh ricordava
essere magici ! Ma si, le confermò Cappuccetto Rosso, erano proprio gli
stivaloni a possedere una strana magia come raccontava la sua mamma,
facendole notare anche l’astuzia di quel Gattone. L’Orco, come in tutte
le fiabe, si era poi addormentato ed il Gatto con gli Stivali ne
approfittò per slegare i suoi amici. Dal momento che l’orsetto Pooh era
più grande di lui decise di fargli indossare i suoi stivali , per poi
mettersi insieme alla bambina sulle grandi spalle di Pooh. Fu così che i
tre riuscirono a scappare dalle mani …. Oh…perdon, dalla bocca
dell’orco e ad arrivare fino alla casa di Pooh, dove Tappo, Tigro,
Pimpi, Kanga, il piccolo Roo, Ih ho l’asinello , Uffa e Christopher
Robin, erano ad aspettare il grande amico Pooh con festoni e torte al
miele. Quando, per incanto……………… oh rabbia, esclamò Pooh !!!!! …… era
soltanto uno dei suoi tanti sogni …… e si ritrovò, come per incanto, nel
letto della sua dolce casa.