CAIAZZO. La
Giunta Regionale della Campania, con propria nota n.768 del 19/4/2012, assunta
al protocollo comunale al n. 4493 del 20/4/2012, ha comunicato l'autorizzazione
per il prosieguo delle attività Socialmente Utili fino al 30 giugno prossimo.
Sventato in extremis quindi il pericolo di mancato rinnovo del contratto,
arriva seppur per due mesi, una boccata di ossigeno per una ventina di
lavoratori. Infatti presso il Comune di Caiazzo sono impegnati attualmente 22
unità lavorative e l' attività LSU, prevede la corresponsione dell'assegno
spettante con oneri a carico del fondo nazionale per l'occupazione, mentre per
le attività autofinanziate gli oneri sono in prima istanza a carico dell'Ente
in presenza di appositi contributi previsti dalla Regione Campania; ovviamente
il comune caiatino ha ritenuto di doversi provvedere alla prosecuzione delle
attività LSU secondo quanto indicato dalla Regione Campania e la Giunta
Municipale retta dal sindaco Stefano Giaquinto ha preso atto di attuare la
copertura R.C. effettuata tramite delle Società SAI di Caiazzo, già
aggiudicataria dell'assicurazione per le precedenti attività, e dando inoltre
atto che gli oneri R.C., INAIL ed LSU finanziato dall'Ente, sono previsti ne
Bilancio dell' Ente. Questi i 22 Lsu riconfermati: Carlo Albanese, Alessandro Altieri, Raffaele Altieri, Angelo
Bencivenga, Angelina Bruno, Filomena Cammarota, Antonietta Civitella, Giovanni
D’Andrea, Maria Antonietta D’Angelo, Filomena De Sorbo, Concetta Fusco,
Antonietta Giannelli, Elvira Iannucci, Nicola Mandato, Giovanni Massadoro,
Michelina Mattiello, Pietro Rolli, Nicola Rolli, Simonetta Rossi, Giovanna
Sampogna, Giovanni Sangiovanni e Gianrufo Sparano. Alcuni tra i suddetti
lavoratori sono impegnati nei quadri amministrativi e presso la Biblioteca
ubicata a Palazzo Mazziotti, mentre altri lavorano con gli addetti alla
raccolta dei rifiuti, quindi nel settore ecologico e altri ancora oggi sono
ausiliari del traffico. Resta ancora una chimera per queste persone, 22
capifamiglia, veder realizzato il sogno dell'assunzione a tempo indeterminato,
come prospettato dalla Giunta Regionale Bassolino e poi confermato dalla Giunta
Caldoro tasi all'indomani delle elezioni del 2010. Particolare
ancora più significativo vede la loro condizione di precariato che, nella
malaugurata ipotesi di licenziamenti e ulteriori tagli da parte del Governo
centrale, come paventato da più parti, a saltare per prime, purtroppo per loro,
saranno proprio le figure dei precari impiegati appunto come lavoratori
socialmente utili.