BELLONA. Nel rispetto di una antichissima tradizione contadina che vedeva acceso in ogni azienda agricola un falò intorno al quale si riunivano tutti gli abitanti della masseria o della contrada i quali, dopo i riti propiziatori finalizzati alla purificazione con il fuoco delle campagne da tutti gli spiriti malefici e dalle cose negative appartenute all’anno appena trascorso con la speranza che l’anno nuovo fosse migliore del vecchio, approfittando dell’enorme quantità di brace disponibile, arrostivano salsicce e carni di maiale, che accompagnavano con pane appena sfornato ed annaffiavano con vino di uva della propria cantina, i Coltivatori di Bellona, guidati dal Presidente Giovanni Carusone, hanno organizzato presso l’Azienda Agricola di Pasquale Cafaro, nella contrada Uliveto, una grande manifestazione che ancora porta il nome di “Lampiata di Sant’Antuono”.
Appena calata la sera, il sacerdote di Bellona, don Antonio Iodice, alla presenza della immagine di sant’Antonio Abbate, del Presidente del Consiglio Comunale e di centinaia di persone venute anche dai paesi vicini, ha celebrato il rito della benedizione dei campi, delle messi, degli animali e delle macchine agricole.
Subito dopo, i coltivatori Franco Perone, Pietro Ragazzino, Giovanni Del Bene, Carmine Aurilio e Vincenzo Carusone, tutti membri del Direttivo Comunale della Sezione Coltivatori di Piazza Santella, insieme al Presidente Giovanni Carusone ed al padrone di casa Pasquale Cafaro, hanno acceso il grande falò, consentendo al sacerdote di ultimare il rito propiziatorio, con la benedizione del fuoco.
Altissime fiamme riscaldavano la gelida serata consentendo ai presenti di consumare, grazie ad uno stand gastronomico appositamente allestito, piatti caldi di pasta e fagioli con le cotiche e panini imbottiti con salami, formaggi nonché friarielli e squisite salsicce di maiale arrostite sul posto, proprio vicino al fuoco, dove il noto complesso musicale di Enzo Devis contribuiva ulteriormente ad allietare la serata.
Vino gratis, bianco e rosso, in quantità per tutti.
La manifestazione è stata chiusa in tarda serata con semplici fuochi d’artificio che hanno illuminato a giorno tutta la zona.
“La novità di questa edizione, ha commentato il Presidente della Sezione Coltivatori Giovanni Carusone, è costituita dal fatto che tutte le offerte volontarie pervenute agli organizzatori sono state interamente consegnate al Sacerdote di Bellona quale contributo dei coltivatori per le spese necessarie alla riparazione della Chiesa Madre.
E consentitemi di ringraziare – ha continuato il Presidente – i coltivatori organizzatori, tutti i componenti del Direttivo Comunale, Pasquale Cafaro ed i suoi collaboratori che hanno dato il massimo impegno per realizzare una manifestazione così bella che, oltre a tramandare una tradizione radicata nella nostra cultura contadina, costituisce un momento di aggregazione sociale molto valido. A tutti diamo appuntamento all’anno prossimo.”
Paola Roma