Mons. Angelo Spinillo |
Aversa.Giovani
e fede, un rapporto difficile: un rapporto che le istituzioni formative, specie
se si incaricano di approfondire e trasmettere il messaggio cristiano, possono
contribuire a ricomporre. È su questa tematica che s’incentra quest’anno la
riflessione di docenti e studenti nella giornata inaugurale dell’anno
accademico dell’Istituto di Scienze Religiose “San Paolo” di Aversa. Alla
manifestazione, che si terrà mercoledì 14 dicembre, alle ore 17.00, nelle sale
del Pontificio Istituto Missioni Estere di Trentola Ducenta (attuale sede dell’ISSR)
prenderà parte il Vescovo, Sua Eccellenza Mons. Angelo Spinillo, da sempre
attento ai temi della formazione e della pastorale giovanile. E dunque, su
invito del direttore, Don Emilio Nappa, la prolusione affidata a Don Armando
Matteo, docente di Teologia fondamentale alla Pontificia Università Urbanina di
Roma, s’intitolerà: “La prima generazione incredula? Il difficile rapporto tra
giovani e fede”. Si tratta di un
problema che interroga, in maniera precipua, i formatori impegnati nell’approfondimento
e nell’insegnamento del messaggio cristiano, poiché essi sono chiamati, in
prima fila, a ricucire un rapporto con la fede che i giovani sentono come
inattuale, diminuito, incapace di fornire risposte alle ansie del presente.
«Eppure – spiega il direttore prof. Emilio Nappa – è proprio sulla ricerca di
risposte nella fede che deve puntare, oggi, la nostra azione educativa, se non
vuole consegnarsi al relativismo, all’autoreferenzialità e alla rassegnazione.
Un impegno che per noi diventa tanto più attuale, in quanto l’istituto propone,
da quest’anno un accordo di partenariato alle scuole del territorio per
integrare sul campo, con bambini e
ragazzi, la formazione dei futuri insegnanti di Religione». Con l’inaugurazione
delle attività annuali, l’Istituto “San Paolo” comincia il suo secondo anno di
attività dopo il riconoscimento da parte della Santa sede anche della
possibilità di far conseguire la Laurea magistrale in sede. Un cammino che si
propone traguardi e standard qualitativi alti, intrapreso con entusiasmo e
determinazione, nella convinzione – conclude il prof. Nappa – che «la
conoscenza sia la chiave con cui possiamo aprire le porte del cuore alla
speranza e alla consapevolezza della nostra fede».
Rita
Castiello
Diocesi di Aversa
Ufficio Comunicazioni Sociali