Ensemble Dramsam |
CASERTA. L’Autunno
Musicale di Caserta con un concerto dell’Ensemble Dramsam in calendario sabato
12 novembre ore 20.00 presso la Chiesa di S. Marco Evangelista a Casola di
Caserta nell’ambito del ciclo Musicantiqua. Il programma Poi che volse la mia
stella / fortuna della “cantare
italiano” tra medioevo e barocco: musiche di Magister Guglielmus, Bartolomeo
Tromboncino, Philippe Verdelot, Giorgio Mainerio, Andrea Antico da Montona,
Andrea falconieri, Francesco Caccini e
Tarquinio Merula.L’Ensemble Dramsam, nasce a Gorizia nel 1983, deve
il suo nome ad un toponimo latino, di oscuro etimo, appartenuto ad un piccolo ed
antichissimo borgo alle pendici del Carso goriziano ed è formato da musicisti professionisti nel campo della
musica antica. E’ diretto da Giuseppe Paolo Cecere e si propone lo studio
e l’interpretazione del patrimonio musicale medievale attraverso una accurata
mediazione tra rigore filologico ed approccio artistico. Particolarmente attento
alla dimensione organologica, l’Insieme dedica particolare cura alla
ricostruzione ed all’utilizzo di copie di strumenti storici, proponendosi un utilizzo dell’apparato strumentale
consono alle diverse epoche, ai repertori musicali ed ai contesti culturali. In
questi ultimi dieci anni i musicisti del Dramsam hanno tenuto concerti nelle
principali città italiane e per importanti istituzioni culturali europee ed
extraeuropee. Dal 1985 si dedica attivamente alla diffusione del patrimonio
musicale medievale di area linguistica romanza e nel 1988 è tra i fondatori
dell’Accademia Jaufrè Rudel di studi medievali. Ha al suo attivo numerose incisioni discografiche,
radiofoniche e televisive di musica antica ed ha collaborato a produzioni di
musica contemporanea sia in esecuzione live che in incisioni discografiche.
Nota
al programma
Quando il trovatore Marcabru (XII
sec.) apre il suo sirventes “Pax in Nomine Domini “ citando se stesso
come l’autore sia dei versi che della musica forse segna simbolicamente l’aprirsi di
un’epoca: quella della intenzione di esprimere contenuti poetici soggettivi sui
due versanti della musica e della poesia. Contenuti, forme e modelli
certamente soggettivi eppure in grado di
essere recepiti, colti e fatti propri con una certa facilità. Facilità forse favorita dalla semplicità
formale , dalla agilità e flessibilità di un nuovo modello artistico alla
portata di tutti - anche se forse solo apparentemente Canzone null’altro è se non opera
compiuta di chi compone con arte parole armonizzate per una modulazione; tanto
le canzoni dunque, quanto le ballate, i sonetti e le parole tutte che in
qualsiasi forma metrica sieno armonizzate in lingua volgare e regolare potremo
dire esser canzoni…..affermo che tra le forme poetiche volgari una è somma,
quella che si chiama canzone per eccellenza. “ ( Dante Alighieri – De vulgari
eloquentia ). La canzone , la breve composizione
lirico-musicale a carattere strofico , il cui testo è scritto nella lingua
volgare , parlata e compresa da tutti e che tratta argomenti di natura diversa
affidandoli a forme variabili a seconda delle tematiche del contenuto, si
diffonde rapidamente in tutta l’Europa medievale fondendosi con i modelli
preesistenti e generandone di nuovi. Si afferma quindi un elemento
poetico-musicale che accompagnerà lungamente la storia della musica , il ritornello, l’elemento fisso
(liricamente o musicalmente) spesso facile da memorizzare e ripetere. La musica si trova spesso ad
essere concepita più come un'estensione della parola poetica che come una
struttura indipendente, a se stante e polifonicamente organizzata. Questo modo
di cantare spesso si avvale di un
accompagnamento strumentale
sostenuto prevalentemente, in epoca rinascimentale, dalla viola e dal
liuto, o dalla lira da braccio. L’invenzione della stampa musicale
permetterà alla canzone una diffusione internazionale, diffusione che in parte
contribuirà all’emergere degli stili nazionali. Il divenire polifonico della canzone pare segnato da ciclicità che ogni tanto
paiono volerla ricondurre all’originale semplicità trobadorica della monodia
accompagnata, accade con le frottole
intavolate per liuto e voce, accade con le canzoni del primo seicento a canto e
basso continuo, e continua regolarmente ad accadere fino ai nostri giorni quando
dal frastuono riescono ad emergere figure sfumate di poeti in musica alle cui facili composizioni anche i più
raffinati e smaliziati cultori della musica d’arte consegnano, spesso con qualche
oscuro senso di colpa, una parte
dei loro sentire poetico e dei loro ricordi.
Consulta
il programma online www.suonieluoghidarte.com
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INFO
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Segreteria
organizzativa - 0823
361801 / 287172 – 328 7168058 autunnomusicalecaserta@virgilio.it
Ingresso
libero
Contributo
- Ministero
per i Beni e le Attività Culturali - Regione Campania