09 ottobre 2011

Caiazzo commemora l’Anniversario dell'Eccidio di Monte Carmignano.


La casa dell'eccidio di Monte Carmignano
CAIAZZO. Una strage dimenticata, quella compiuta dai tedeschi in un casolare delle campagne di Caiazzo, e precisamente nella frazione San Giovanni e Paolo, la sera del 13 ottobre del 1943. Ventidue le vittime, 4 uomini, 7 donne, 11 bambini d’età compresa tra i 3 e 16 anni: donne, uomini, bambini, tutti trucidati con inaudita violenza per ordine di un giovane sottotenente della Wermacht -29° Panzer Grenadier Regiment, identificato per Wolfang Lehnigk Emden. La città di Caiazzo vuole ricordare l’anniversario dell’eccidio di Monte Carmignano con una manifestazione. Ci sarà una simbolica marcia della Pace e all'arrivo una celebrazione Eucaristica che si svolgerà (tempo permettendo) sullo luogo della strage il giorno 13 ottobre 2011 dalle ore 16:30 ( la marcia) e la celebrazione intorno alle 17:00. Si partirà dalla località Fontana e arrivando nel luogo della tragica strage del Monte Carmignano e lì la celebrazione Eucaristica.I responsabili dell’eccidio furono individuati, ma riuscirono a farla franca. Carteggi “scomparsi”- tirati fuori dopo mezzo secolo, per merito di Josepf Agnone, un’italo americano, che dopo ricerche durate anni, riuscì nel 1993 a fare arrestare i responsabili della strage. Nel 1994 a Santa Maria Capua Vetere, un processo platonico condannò all’ergastolo il boia di Caiazzo. Nel 1995 a Caiazzo, la Marzabotto del Sud , piomba come un macigno dalla Germania la notizia che la Cassazione ha decretato la prescrizione del reato di strage per l’ex sottotenente della Werhrmacht che ordinò il massacro di 22 innocenti il 13 ottobre del ’43: una pietra tombale messa sopra al massacro dalla Cassazione tedesca. Reato prescritto , per l’ex tenentino Emden- divenuto rispettabile imprenditore-architetto, paradossalmente presidente del locale comitato per le feste di Carnevale, “il boia della strage”. Verità nascoste per troppi, tanti anni. Cinquant’anni. La barbarie ricordata con un gemellaggio con la città del boia- nato per riflettere insieme sulla guerra.
Pietro Rossi