11 maggio 2011

LETTERA APERTA A ROBERTO SAVIANO DALLA LISTA CASERTA NO CASTE.


Caro Roberto,

ogni qualvolta si approssima una scadenza elettorale, si ha come l’impressione di assistere a un film già visto, rispetto al quale gli stati d’animo prevalenti sono la rassegnazione, l’inerzia e la complicità. Sembra infatti “normale” che i partiti raccolgano le firme per presentare le liste su moduli in bianco e senza la presenza di un autenticatore, consentendo così ai candidati di mettere all’asta i propri pacchetti di clientele sino all'ultimo giorno utile, mentre sui giornali scatta la rincorsa all’ultimo cambio di casacca. Qui a Caserta è addirittura capitato di veder introdurre furtivamente i timbri nell'ufficio elettorale e gli unici a presentare un esposto in Procura siamo stati noi. Per non parlare, poi, della sistematica violazione delle leggi sulla propaganda elettorale: migliaia di manifesti ogni giorno affissi illegalmente su muri, cassonetti, pali della luce. Con i candidati pronti a spendere decine di migliaia di euro per mostrare i propri faccioni e poi a restituire i favori a chi li ha finanziati. Peccato che in questo film vi sia da sempre un grande assente: IL RISPETTO DELLA LEGGE E DELLA DEMOCRAZIA! Questa volta, partecipando alle elezioni comunali con la "Lista Caserta no caste", abbiamo deciso di giocare un ruolo in questo film: quello, sinora da non protagonista, della legalità e della trasparenza del processo elettorale, in tutte le sue fasi. Avremmo voluto soltanto parlare del nostro programma, dell’urgenza antiproibizionista, laica e ambientalista, ma abbiamo dovuto offrire agli elettori la prova che la rassegnazione e l'inerzia possono essere vinte e la complicità svelata. Ci è costato aggressioni e minacce, oltre alla solitudine delle nostre denunce. Abbiamo documentato con foto e video come ci viene impedito di affiggere i manifesti semplicemente perché...legali! Ad oggi né il Prefetto né altre istituzioni hanno risposto alle nostre istanze, rassegnati - loro sì - a elezioni inevitabilmente illegali e oggettivamente da annullare. Per queste ragioni, da cinque giorni sono in sciopero della fame affinché almeno le istituzioni rispettino la legge. Caro Roberto, non accettiamo che la truffa sia la condizione per concorrere alle elezioni, non siamo disposti a tollerare questo furto di democrazia, perché consapevoli che i fini non giustificano i mezzi ma, come insegna la storia laica e nonviolenta di Marco Pannella, siano piuttosto i mezzi a prefigurare i fini. Se, infatti, coloro che si candidano al governo della nostra città sono pronti a violare la legge in campagna elettorale, non osiamo immaginare cosa potranno fare una volta seduti tra i banchi della giunta e del consiglio comunale. Non ti stiamo chiedendo il voto, né tantomeno un appello in nostro favore. Abbiamo solo l'urgenza di informarti dello scempio di democrazia che si va compiendo a Caserta, come in molte altre città d’Italia, convinti come siamo che una tua parola possa aiutare la consapevolezza di tutti e contribuire al ripristino di condizioni minime di legalità. Per scrivere un nuovo film dal finale diverso. E migliore.

Luca Bove

Membro del comitato nazionale di Radicali Italiani

Candidato alla carica di consigliere comunale di Caserta per la lista Caserta No Caste