MONDRAGONE. Beni per 130 milioni di euro sono stati sequestrati dai militari della Guardia di Finanza di Mondragone su disposizione della Dda di Napoli. I beni, sequestrati questa mattina nel corso di un'operazione coordinata ed eseguita con l'impiego di 70 militari e 40 autovetture del comando provinciale della Guardia di Finanza di Caserta e dallo Scico di Roma, erano nella disponibilita' di Giovanni Sciacca, di 51 anni, di Mondragone. L'imprenditore e' ritenuto legato al clan ''La Torre'', un'organizzazione - smantellata negli anni da arresti di capi e gregari e dal sequestro di beni mobili ed immobili - ritenuta ormai gravitante nell'orbita dei casalesi. L'accusa nei confronti dell'imprenditore e' traffico internazionale di stupefacenti e riciclaggio. Il provvedimento di sequestro preventivo dei beni e' stato emesso dalla direzione distrettuale antimafia di Napoli. Complessivamente i militari della Guardia di Finanza hanno sequestrato 22 aziende commerciali, 25 terreni e sette fabbricati distribuiti tra Lazio, Campania e Molise, per un valore complessivo di 130 milioni.
CHI E' GIOVANNI SCIACCA - Giovanni Sciacca, l'imprenditore di 51 anni al quale sono stati sequestrati beni per circa 130 milioni di euro, fu arrestato il 22 giugno scorso, perche' ritenuto coinvolto in un traffico internazionale di stupefacenti, che dal Venezuela, attraverso Mondragone, era consegnata in Calabria, ad esponenti della ndrangheta della locride. Insieme con Sciacca , nel corso dell'operazione denominata ''Tamanaco'', dal nome dell'albergo venezuelano nel quale avvenivano le contrattazioni tra trafficanti colombiani e venezuelani ed italiani, furono arrestate altre 15 persone da Militari del dal G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Tributaria di Catanzaro, dal Servizio Centrale di Investigazione sulla Criminalita' Organizzata di Roma ,con la collaborazione della Tenenza di Mondragone (Caserta). Oltre all'esecuzione di 16 ordinanze di custodia cautelare in carcere furono sequestrati 700 chilogrammi di cocaina pura al 93 per cento e beni per oltre 80 milioni di euro. Sciacca, secondo le risultanze delle indagini avviate nel febbraio di due anni fa, e' accusato di trasferimento fraudolento di proventi derivanti da attivita' illecita. Le Fiamme Gialle, nell'attivita' investigativa ,coordinata dalla Dda partenopea, hanno ricostruito il complesso sistema societario di fatto riconducibile a Sciacca, molto articolato, con ramificazioni in Calabria, nel basso Lazio, in Olanda e Venezuela, nel settore del traffico internazionale di stupefacenti. Il sequestro operato oggi ha interessato, tra Campania, Lazio e Molise 22 societa' operanti in svariati settori commerciali, tra i quali ristorazione, alberghiero, promozione immobiliare, commercio detersivi, commercio autoveicoli, edilizia, coltivazione piante e fiori, imballaggi legno, produzione macchine ed utensili, impiantistica elettrica; quote societarie per un valore nominale di circa 500.000 euro; 7 fabbricati; 25 terreni; 13 automezzi. Tra i beni sequestrati una societa' di imballo legnami, un residence a 5 stelle sul mare , il ''Residence Miramare Small Village'', con annessa piscina privata, situato alle pendici del Monte Petrino, nell'antica area romana della Sinuessa.
CHI E' GIOVANNI SCIACCA - Giovanni Sciacca, l'imprenditore di 51 anni al quale sono stati sequestrati beni per circa 130 milioni di euro, fu arrestato il 22 giugno scorso, perche' ritenuto coinvolto in un traffico internazionale di stupefacenti, che dal Venezuela, attraverso Mondragone, era consegnata in Calabria, ad esponenti della ndrangheta della locride. Insieme con Sciacca , nel corso dell'operazione denominata ''Tamanaco'', dal nome dell'albergo venezuelano nel quale avvenivano le contrattazioni tra trafficanti colombiani e venezuelani ed italiani, furono arrestate altre 15 persone da Militari del dal G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Tributaria di Catanzaro, dal Servizio Centrale di Investigazione sulla Criminalita' Organizzata di Roma ,con la collaborazione della Tenenza di Mondragone (Caserta). Oltre all'esecuzione di 16 ordinanze di custodia cautelare in carcere furono sequestrati 700 chilogrammi di cocaina pura al 93 per cento e beni per oltre 80 milioni di euro. Sciacca, secondo le risultanze delle indagini avviate nel febbraio di due anni fa, e' accusato di trasferimento fraudolento di proventi derivanti da attivita' illecita. Le Fiamme Gialle, nell'attivita' investigativa ,coordinata dalla Dda partenopea, hanno ricostruito il complesso sistema societario di fatto riconducibile a Sciacca, molto articolato, con ramificazioni in Calabria, nel basso Lazio, in Olanda e Venezuela, nel settore del traffico internazionale di stupefacenti. Il sequestro operato oggi ha interessato, tra Campania, Lazio e Molise 22 societa' operanti in svariati settori commerciali, tra i quali ristorazione, alberghiero, promozione immobiliare, commercio detersivi, commercio autoveicoli, edilizia, coltivazione piante e fiori, imballaggi legno, produzione macchine ed utensili, impiantistica elettrica; quote societarie per un valore nominale di circa 500.000 euro; 7 fabbricati; 25 terreni; 13 automezzi. Tra i beni sequestrati una societa' di imballo legnami, un residence a 5 stelle sul mare , il ''Residence Miramare Small Village'', con annessa piscina privata, situato alle pendici del Monte Petrino, nell'antica area romana della Sinuessa.
Fonte: Comunicato Comando Provinciale Guardia di Finanza Caserta