Prata Sannita. Riuscita la manifestazione "Il dolore di petto: tra il sapere e il saper fare" tenutasi a Prata Sannita il sabato scorso nella Palestra della Scuola Elementare. Di alto spessore sono stati gli interventi dei Dottori del reparto U.T.I.C. dell’Ospedale civile di Piedimonte Matese e del responsabile del 118 Caserta, il tutto corredato con proiezioni e filmati altamente esplicativi. I veri protagonisti della manifestazione, sono stati i ragazzi della scuola media statale G. Marconi che hanno seguito con attenzione ed interesse i vari interventi e si sono cimentati nell’esercitazione pratica del massaggio cardiaco e della respirazione bocca a bocca, utilizzando gli appositi manichini (Mini Anne Kit della Laerdal ) donati dall’Amministrazione Comunale.
Prima manifestazione in Campania con l’utilizzo dei Mini Anne Kit della Laerdal , forniti di 1 manichino e di un cd rom per permettere ai bambini una divulgazione all’interno della famiglia o presso amici. Scopo della manifestazione è stato quello di diffondere in modo semplice la tecnica della rianimazione cardiopolmonare. Tecnica che consente di prolungare il tempo utile ai soccorritori per arrivare e prestare le cure necessarie, senza danni per il paziente. Il Comune di Prata Sannita, ha precisato il Sindaco Domenico Scuncio (nella foto), ha aderito al Progetto “Sai salvare una vita?” Fondamentale è la tempestività nell’avvertire i mezzi di soccorso e la capacità di effettuare le manovre RCP ( Rianimazione Cardiopolmonare), in attesa del 118; pochi attimi possono fare la differenza, tra la vita e la morte, tra un’esistenza normale ed una segnata dalla sofferenza. La RCP consente di prolungare il tempo utile ai soccorritori per arrivare e prestare le cure necessarie, senza danni per il paziente. Altro importante dato dimostra come nell’80% dei casi un ACC (Arresto Cardiocircolatorio) avviene entro le pareti domestiche e vede come testimoni, spesso impreparati ed impotenti, i ragazzi e le donne. Obiettivo del progetto e realizzare un’opera di formazione all’emergenza attraverso tre percorsi: 1. Diffondere nelle scuole, in modo semplice ma efficace, la tecnica della RCP utilizzando il MINI ANNE, creando nei giovani una coscienza sociale, tale da far superare timori, insicurezza e indifferenza; 2. Istituire dei corsi indirizzati alle donne che per sensibilità e per natura svolgono all’interno del nucleo familiare l’importante ed insostituibile ruolo di “cura” e assistenza dai più piccoli ai più anziani; 3. Formare i familiari del cardiopatico dando tutte le nozioni e le conoscenze necessarie per far loro acquisire sicurezza e tranquillità nella gestione di un eventuale momento critico.
Prima manifestazione in Campania con l’utilizzo dei Mini Anne Kit della Laerdal , forniti di 1 manichino e di un cd rom per permettere ai bambini una divulgazione all’interno della famiglia o presso amici. Scopo della manifestazione è stato quello di diffondere in modo semplice la tecnica della rianimazione cardiopolmonare. Tecnica che consente di prolungare il tempo utile ai soccorritori per arrivare e prestare le cure necessarie, senza danni per il paziente. Il Comune di Prata Sannita, ha precisato il Sindaco Domenico Scuncio (nella foto), ha aderito al Progetto “Sai salvare una vita?” Fondamentale è la tempestività nell’avvertire i mezzi di soccorso e la capacità di effettuare le manovre RCP ( Rianimazione Cardiopolmonare), in attesa del 118; pochi attimi possono fare la differenza, tra la vita e la morte, tra un’esistenza normale ed una segnata dalla sofferenza. La RCP consente di prolungare il tempo utile ai soccorritori per arrivare e prestare le cure necessarie, senza danni per il paziente. Altro importante dato dimostra come nell’80% dei casi un ACC (Arresto Cardiocircolatorio) avviene entro le pareti domestiche e vede come testimoni, spesso impreparati ed impotenti, i ragazzi e le donne. Obiettivo del progetto e realizzare un’opera di formazione all’emergenza attraverso tre percorsi: 1. Diffondere nelle scuole, in modo semplice ma efficace, la tecnica della RCP utilizzando il MINI ANNE, creando nei giovani una coscienza sociale, tale da far superare timori, insicurezza e indifferenza; 2. Istituire dei corsi indirizzati alle donne che per sensibilità e per natura svolgono all’interno del nucleo familiare l’importante ed insostituibile ruolo di “cura” e assistenza dai più piccoli ai più anziani; 3. Formare i familiari del cardiopatico dando tutte le nozioni e le conoscenze necessarie per far loro acquisire sicurezza e tranquillità nella gestione di un eventuale momento critico.
Pietro Rossi