Piedimonte Matese. Oggi Domenica 15 marzo, dalle ore 11,00 il circolo di Piedimonte Matese del Partito della Rifondazione Comunista sarà presente con l'ormai consueto banchetto in P.zza Carmine per raccogliere le adesioni al Gruppo d'Acquisto Popolare nato per fronteggiare il carovita e denunciare l'aumento dei beni di prima necessità. Teniamo a sottolineare, ha dichiarato il Segretario Cittadino Vincenzo Sisto (nella foto), che il nostro gruppo d'acqusto non effettua alcuna vendita: il pane e la pasta vengono distribuiti a coloro che aderiscono al GAP senza effettuare alcun ricarico sul prezzo d'acquisto. E' una pratica che, su impulso del Prc e di altre sigle come Action, sta avendo grande riscontro in tutta Italia. In questi giorni, ad esempio, il nostro segretario nazionale Paolo Ferrero ha distribuito il filone di pane numero 100.001 al ministro dell'economia Giulio Tremonti, chiedendo un intervento immediato del governo per contrastare efficacemente il carovita e l'aumento dei prezzi. Chi ci accusa di non pagare le tasse evidentemente non conosce le leggi - come la finanziaria 2008 art. 266-267-268 - che ammette tali pratiche di autorganizzazione sociale proprio per favorire le esigenze del consumatore. In merito all’esposto della Confartigianato, che chiede all’amministrazione comunale di intervenire rispetto al GAP ( gruppo di acquisto popolare ) nato qui a Piedimonte, come del resto in tantissime altre città d’Italia, il Partito della Rifondazione Comunista-circolo di Piedimonte Matese tiene a sottolineare alcune cose. Innanzitutto il pane non viene “venduto” , come invece erroneamente sottolineato nella nota della Confartigianato. Il nostro pane viene acquistato ad 1 euro al kg contrattando il prezzo direttamente con il produttore e viene distribuito ai soci del Gap senza che vi sia ricarico alcuno. Il pane viene acquistato da un panificatore che rilascia regolare fattura. Invece di citare studi, i panificatori ci dovrebbero spiegare come mai, mentre il prezzo del grano e della farina scendono, quello del pane sale o nella migliore dell’ipotesi resta invariato ed alto. C’è poi un altro aspetto che ci preme sottolineare, conclude il Segretario Sisto, la nostra iniziativa è finalizzata a chiedere l’intervento del Governo e delle istituzioni locali per mettere in campo misure efficaci di contrasto al carovita e alle speculazioni che nella gran parte dei casi ne sono alla base. Qui non si tratta di fare l’elemosina, come invece vorrebbe la Confartigianato chiedendo la distribuzione attraverso la Caritas: il diritto dei consumatori ad associarsi in gruppi d’acquisto popolari è sancito, solo per fare un esempio, anche dalla finanziaria 2008 negli art.266-267-268. Chiedendo al comune, non si sa a quale titolo, “ l’elenco dei nuclei disagiati”, la Confartigianato dimostra di non rispettare la dignità dei nostri soci e dei consumatori in generale. Andremo avanti con questa iniziativa e chiediamo a tutta la maggioranza di Piedimonte Democratica di sostenerla, attraverso l’approvazione di uno specifico ordine del giorno in consiglio comunale e attivando misure di contrasto al carovita come l’istituzioni di spacci popolari comunali.
Pietro Rossi