Piedimonte Matese. L’Amministrazione di Piedimonte Matese con delibera di Giunta n. 101 del 09/03/2009 ha provveduto ad approvare la programmazione triennale del fabbisogno di personale per il triennio 2009/2011. Tale provvedimento è stato fortemente criticato dalla minoranza consiliare guidata dal capogruppo del PDL Giovanni Ferrante (nella foto)il quale ha dichiarato in merito: “ Considerato che l'art. 1, comma 557 della Legge 296/2006 (Legge Finanziaria per il 2007), per gli enti sottoposti al patto di stabilità interno, prevede l’obbligo di assicurare la riduzione delle spese di personale, garantendo il contenimento della dinamica retributiva e occupazionale, anche attraverso la razionalizzazione delle strutture burocratico - amministrative, con ciò riconoscendo la piena autonomia di tali enti nella scelta delle strategie di perseguimento del rispetto del contenimento della spesa di personale; dalla Finanziaria 2007, pertanto, per gli enti soggetti al Patto e quindi per quelli con più di 5000 abitanti, l’unico vincolo specifico previsto per poter procedere ad assumere a tempo indeterminato è quello disposto dal comma 561, ovvero il rispetto delle regole del Patto di stabilità interno: solo gli Enti che abbiano violato il Patto si vedranno pertanto irrogato il divieto di effettuare assunzioni; resta comunque il generico richiamo di cui al comma 557 all’obbligo di garantire il contenimento della dinamica retributiva e occupazionale, anche attraverso la razionalizzazione delle strutture burocratico - amministrative, che, pur costituendo una norma propositiva sprovvista di soglie minime di risparmi da conseguire e/o di sanzioni per il mancato raggiungimento, deve essere letta in combinato disposto con l’art. 1 comma 93 della Legge 311/2004 relativo al ridimensionamento delle dotazioni organiche, tuttora vigente anche per tali enti in mancanza di un’esplicita disapplicazione. Pertanto, secondo questa disposizione della Legge Finanziaria per il 2007, gli Enti sottoposti alle regole del patto di stabilità interno devono assicurare la riduzione delle spese di personale e garantire il contenimento della dinamica retributiva e occupazionale, adottando le necessarie misure nell’ambito della propria autonomia. La Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per la Lombardia, con deliberazione n. 24/2007, ha rilevato che, ai sensi del comma 557 dell’articolo unico della Legge 296/2006, gli Enti sottoposti alle regole del patto di stabilità interno devono disciplinare le spese di personale insieme a tutti gli altri oneri che concorrono alla determinazione del saldo”.
A tale scopo il capogruppo del PDL in Consiglio Comunale Giovanni Ferrante, ha inoltrato, in merito alla vicenda del Piano Triennale di programmazione del Personale, al Sindaco di Piedimonte Matese Avv. Vincenzo Cappello una Interrogazione con risposta orale per conoscere i motivi per i quali l’Amministrazione non ha ritenuto opportuno e necessario utilizzare, preventivamente, lo strumento della concertazione con le organizzazioni sindacali in rappresentanza dei lavoratori dell'Ente considerato, peraltro, la recente condanna per condotta antisindacale emessa nei confronti dell’Amministrazione di Piedimonte Matese,oltre alla richiesta di annullamento dell'atto deliberativo che risulterebbe già pervenuta dalle organizzazioni sindacali stesse. L’interrogazione presentata da Ferrante intende conoscere i motivi per i quali l’Amministrazione non ha provveduto a sottoporre preventivamente questo atto deliberativo al controllo e all'accertamento da parte dell'organo di revisione contabile cosi come previsto dall'art. 19, comma 8, della Legge 28/12/2001 n. 448. Ed infine se con questa programmazione triennale del fabbisogno del personale sia stata garantita la copertura della quota obbligatoria del proprio organico con personale appartenente alle categorie protette.
Pietro Rossi
A tale scopo il capogruppo del PDL in Consiglio Comunale Giovanni Ferrante, ha inoltrato, in merito alla vicenda del Piano Triennale di programmazione del Personale, al Sindaco di Piedimonte Matese Avv. Vincenzo Cappello una Interrogazione con risposta orale per conoscere i motivi per i quali l’Amministrazione non ha ritenuto opportuno e necessario utilizzare, preventivamente, lo strumento della concertazione con le organizzazioni sindacali in rappresentanza dei lavoratori dell'Ente considerato, peraltro, la recente condanna per condotta antisindacale emessa nei confronti dell’Amministrazione di Piedimonte Matese,oltre alla richiesta di annullamento dell'atto deliberativo che risulterebbe già pervenuta dalle organizzazioni sindacali stesse. L’interrogazione presentata da Ferrante intende conoscere i motivi per i quali l’Amministrazione non ha provveduto a sottoporre preventivamente questo atto deliberativo al controllo e all'accertamento da parte dell'organo di revisione contabile cosi come previsto dall'art. 19, comma 8, della Legge 28/12/2001 n. 448. Ed infine se con questa programmazione triennale del fabbisogno del personale sia stata garantita la copertura della quota obbligatoria del proprio organico con personale appartenente alle categorie protette.
Pietro Rossi