Caiazzo.Si è fatto un gran parlare nei giorni scorsi, fino a diventare argomento da bar, della lite avvenuta nel corso del consiglio comunale del 1 ottobre u.s., tra il presidente del consiglio comunale avv. Antonino Puorto ed il capogruppo del gruppo consiliare Caiazzo Città Viva, avv. Ciro Ferrucci. Con l'auspicio che la presente possa aiutare a fare chiarezza sul punto anche al fine di "passare avanti", va evidenziato che, seppur con toni sopra le righe, la denuncia fatta dall'avv. Ferrucci, nel merito e nei contenuti, ciò che dovrebbe più essere a cuore dei cittadini, non può che essere ampiamente condivisa. Ed infatti, anche se in maniera accesa, l'avv. Ferrucci ha evidenziato alcune anomalie che hanno preceduto l'iter amministrativo che ha poi generato l'incarico al caro e stimato amico avv. Pasquale Marotta, che nella vicenda, non c'entra assolutamente nulla, salvo ad essere parente (cugino) con l'avv. Puorto, circostanza, quest'ultima, nel bene e nel male, non addebitabile all'avv. Ferrucci.
Passando al merito della questione il capogruppo di Città Viva ha nel corso del suo intervento, ha semplicemente voluto mettere in evidenza che non bisognava attendere la nomina di un commissario ad acta (che pagherà il comune di Caiazzo) per una licenza, De Julio, che attendeva di essere evasa da oltre un anno. Il parere richiesto dal commissario ad acta alll'UTC, che ha poi incaricato l'avv. Marotta (che pure sarà pagato del comune di Caiazzo) doveva essere dato dal commissario stesso, il quale, se proprio voleva un parere sulla vicenda, ben poteva visionare quello già a disposizione dell'Ufficio Tecnico, e redatto dal tecnico comunale ing. Marra. E' stato poi rilevato che alcun requisito di urgenza aveva la nomina del legale, atteso che la pratica giaceva da oltre un anno, il cui bando è stato affisso per un tempo (due giorni) inferiore a quello stabilito dal regolamento anche per i casi di urgenza (5 giorni). La diffusione e giusta pubblicità del bando avrebbe dato la necessaria trasparenza lamentata dal gruppo di opposizione. Questi sono i fatti, verificabili da chiunque poiché provenienti da atti a rilevanza pubblica, il resto sono solo chiacchiere da bar. A ben vedere, la vicenda ha avuto un grande merito, ovvero quello di far passare (sarà un caso ??) in assoluto silenzio la trattazione di un'altra vicenda ben più spinosa discussa in consiglio comunale, ovvero quella riguardante l'approvazione di un progetto definitivo dei lavori di realizzazione di una struttura per disabili in località Ponte della Vecchia. Dalla proposta di deliberato portata in consiglio dalla maggioranza, si legge che tale struttura dovrebbe nascere su suolo "donato" dalla Fondazione Casa dello Studente al comune di Caiazzo. Sul punto, al di là della lodevole iniziativa, è stato evidenziato che l'atto di donazione, così come confermato più volte nel corso della seduta consiliare dal sindaco Giaquinto, è un atto che non solo non rispecchia la volontà testamentaria del Rev. Gregorio Mormile, ma esula completamente da quanto previsto dallo statuto stesso della Fondazione. Tale situazione pone il comune di Caiazzo e con esso la maggioranza che ha votato favorevolmente, in una scomoda posizione poiché l'atto (di donazione) potrebbe, e mi auguro che ciò non accada, essere in ogni momento impugnato da chiunque vi abbia interesse con inevitabili e gravi conseguenze per il comune (leggi caiatini) e per gli amministratori stessi. E ciò al di là della opinione espressa in consiglio comunale, assolutamente non condivisa, di qualche autorevole voce della maggioranza, che vorrebbe far ricadere, in maniera veramente poco nobile, tutti gli eventuali effetti negativi della vicenda, sulla persona del Vescovo S. E. Mons. Pietro Farina, quale legale rappresentate la Fondazione.
Caiazzo 14/10/2008
Il consigliere di opposizione
Avv. Amedeo INSERO
Passando al merito della questione il capogruppo di Città Viva ha nel corso del suo intervento, ha semplicemente voluto mettere in evidenza che non bisognava attendere la nomina di un commissario ad acta (che pagherà il comune di Caiazzo) per una licenza, De Julio, che attendeva di essere evasa da oltre un anno. Il parere richiesto dal commissario ad acta alll'UTC, che ha poi incaricato l'avv. Marotta (che pure sarà pagato del comune di Caiazzo) doveva essere dato dal commissario stesso, il quale, se proprio voleva un parere sulla vicenda, ben poteva visionare quello già a disposizione dell'Ufficio Tecnico, e redatto dal tecnico comunale ing. Marra. E' stato poi rilevato che alcun requisito di urgenza aveva la nomina del legale, atteso che la pratica giaceva da oltre un anno, il cui bando è stato affisso per un tempo (due giorni) inferiore a quello stabilito dal regolamento anche per i casi di urgenza (5 giorni). La diffusione e giusta pubblicità del bando avrebbe dato la necessaria trasparenza lamentata dal gruppo di opposizione. Questi sono i fatti, verificabili da chiunque poiché provenienti da atti a rilevanza pubblica, il resto sono solo chiacchiere da bar. A ben vedere, la vicenda ha avuto un grande merito, ovvero quello di far passare (sarà un caso ??) in assoluto silenzio la trattazione di un'altra vicenda ben più spinosa discussa in consiglio comunale, ovvero quella riguardante l'approvazione di un progetto definitivo dei lavori di realizzazione di una struttura per disabili in località Ponte della Vecchia. Dalla proposta di deliberato portata in consiglio dalla maggioranza, si legge che tale struttura dovrebbe nascere su suolo "donato" dalla Fondazione Casa dello Studente al comune di Caiazzo. Sul punto, al di là della lodevole iniziativa, è stato evidenziato che l'atto di donazione, così come confermato più volte nel corso della seduta consiliare dal sindaco Giaquinto, è un atto che non solo non rispecchia la volontà testamentaria del Rev. Gregorio Mormile, ma esula completamente da quanto previsto dallo statuto stesso della Fondazione. Tale situazione pone il comune di Caiazzo e con esso la maggioranza che ha votato favorevolmente, in una scomoda posizione poiché l'atto (di donazione) potrebbe, e mi auguro che ciò non accada, essere in ogni momento impugnato da chiunque vi abbia interesse con inevitabili e gravi conseguenze per il comune (leggi caiatini) e per gli amministratori stessi. E ciò al di là della opinione espressa in consiglio comunale, assolutamente non condivisa, di qualche autorevole voce della maggioranza, che vorrebbe far ricadere, in maniera veramente poco nobile, tutti gli eventuali effetti negativi della vicenda, sulla persona del Vescovo S. E. Mons. Pietro Farina, quale legale rappresentate la Fondazione.
Caiazzo 14/10/2008
Il consigliere di opposizione
Avv. Amedeo INSERO