Caiazzo. Commemorato l’eccidio di Monte Carmignano. E martedì, sempre a Caiazzo, presentazione del volume di Mauro Nemesio Rossi sulla guerra ad Alvignano. Manifestazione soft, poco pubblicizzata, dal Comune di Caiazzo per commemorare il sessantacinquesimo anniversario dell’eccidio di Monte Carmignano, perpetrato da un manipolo di tedeschi in ritirata la sera del 13 ottobre 1943. Nella mattinata di lunedì alcune autorità si sono recate al cimitero per deporre una corona di alloro davanti alla lapide delle ventidue (in effetti sono ventitrè perché fu aggiunto anche il corpo di un altro uomo trovato morto nella zona) vittime della furia bellica, allorché i tedeschi in ritirata, dopo che l’Italia aveva preferito allearsi agli Stati Uniti, seminarono terrore e morte anche nelle amene campagne caiatine, perfino nelle masserie che avevano ospitato il loro quartier generale. Presente anche il console tedesco in Italia. Di seguito al palazzo Mazziotti il giudice Paolo Albano - pubblico ministero nel processo al primo responsabile dell’eccidio, Lenhig Emden - ed il ricercatore italo americano Joseph Agnone – che insieme al compianto storiografo Giuseppe Capobianco si è occupato in modo approfondito dell’efferato eccidio, unitamente al sindaco Stefano Giaquinto, al suo fidato vicario ed assessore alla cultura Tommaso Sgueglia, al presidente del Consiglio Antonino Puorto ed al presidente del forum Giovani Antonio Cervera, hanno illustrato agli studenti locali gli orrori della guerra. Nel pomeriggio di martedì, invece, sempre al palazzo Mazziotti, il presidente dell’associazione storica del Caiatino, Aldo Cervo, presenterà un libro di Mauro Nemesio Rossi sui danni provocati dalla guerra nella vicina in Alvignano. Non si hanno notizie, invece, di messaggi o fiori fatti pervenire dai “gemelli” di Ochtendung, paese tedesco in cui è morto Emden, nonostante il ritorno alla guida dell’associazione “Amici di Caiazzo” dell’ex presidente Wagner