06 maggio 2008

Le singolari e bizzarre idee di Franco Magliulo.


TRA LE ULTIMISSIME IMPRESE: HA INTITOLATO UNO STADIO DI CALCIO COSTRUITO A SUE SPESE ALLA "MEMORIA" DI MAURIZIO COSTANZO.


San Felice a Cancello . Franco Magliulo (nella foto durante un'intervista) è stato presidente di una squadra di calcio sponsorizzata da una ditta di onoranze funebri; quando la sua squadra giocava in casa estraeva tra i tifosi un premio speciale, una bella e luccicante bara in noce. Ha pubblicato un calendario- utilizzando come modelli i calciatori della sua squadra in abiti succinti tra le bare. Tuttora distribuisce gadget che raffigurano una bara-ciondolo. La vera "chicca" è il testamento depositato presso un notaio: Desidera “semplicemente” donare il proprio corpo agli scienziati, per “farsi monitorare” nel processo di decomposizione, il tutto immortalato dalle telecamere di Channel 4 Television, emittente londinese- che ha in programma un reality show unico al mondo. Il 19 ottobre dello scorso anno inaugurò in pompa magna, con una serata di gala- il suo stadio, costruito senza contributi e fondi pubblici. Un campo sportivo regolamentare, con un prato da fare invidia ai campi di serie A. Festa culminata da un’intitolazione della struttura sportiva-che richiamò l’interesse della media nazionali- sedotti dalle singolari trovate di Magliulo- personaggio vulcanico- allenatore-presidente di diverse squadre che hanno partecipato a campionati di prima categoria ed eccellenza. Una struttura voluta fortemente-un sogno rincorso e realizzato dopo sacrifici e abnegazione- che porta il nome di un giornalista importante. Un solo problema, è vivo e vegeto- e nel pieno della sua attività. Trattasi di Maurizio Costanzo, all'oscuro della curiosa "intitolazione" alla sua memoria. Un omaggio che fece fibrillare Costanzo- e la stessa Maria De Filippi- che darà il nome prossimamente alla progettata tribuna- che Magliulo intende costruire e intitolare alla consorte del conduttore coi baffi. "Le persone si devono ricordare sempre, soprattutto, quando sono in vita"- sottolinea Magliulo, il mio è un atto d'amore nei confronti di un grande giornalista- lo stadio a lui dedicato è una bellissima realtà- che ospita dall'inaugurazione grandi squadre(affezionate e sempre vincenti allo stadio Maurizio Costanzo: proprio ora -ricorda al cronista- è andato via Caffarelli(con i suoi ragazzi del Napoli), ex ala dell'era Maradona. Una struttura con un manto erboso perfetto- un gioiello ambito da tutti". Magliulo, un terzo della sua vita passata in mare, sulle navi di Achille Lauro- ha girato il mondo in lungo e in largo(giro del mondo per ben tre volte).
“Curavo il giornale di bordo - prima con navi che trasportavano emigranti, poi con quelle da crociera: otto anni con il passaporto italiano, e dieci con il libretto di navigazione- tiene a precisare. Nel suo Dna il calcio. Artefice da allenatore di quattro storiche promozioni, con quattro squadre diverse: Marcianise, Acerra, Casalnuovo e San Felice a Cancello. Negli anni scorsi - alla ribalta delle cronache internazionali, per un curioso abbinamento pubblicitario della sua squadra. Lo sponsor- era una ditta di onoranze funebri- e ogni domenica la dirigenza sorteggiava una bara da regalare ai tifosi(una fu subito utilizzata dallo sfortunato vincitore).
Non meno curiosa la stampa di un calendario di bare, dove posavano nudi alcuni giocatori della Stellazzurra, o la bara-ciondolo, gadget portafortuna distribuito a tifosi e gente comune. “Le invento tutte per non far morire il calcio a San Felice, la nostra realtà non è delle più facili- mancano luoghi e strutture di aggregazione-cerco di stimolare ed invogliare i miei concittadini a partecipare: togliendo allo stesso tempo, dalle insidie della strada, circa sessanta tra ragazzi e bambini- e questo mi gratifica”. Depositario di un originale testamento. Desidera “semplicemente” donare il proprio corpo agli scienziati, per “farsi monitorare” nel processo di decomposizione, il tutto immortalato dalle telecamere di Channel 4 Television, emittente londinese- che ha in programma un reality show unico al mondo. “Nella vita ne ho viste di tutti i colori. L’idea di donare il mio corpo, nasce dopo aver assistito circa dieci anni fa, in America a qualcosa di analogo. E’ il mio ultimo gioco. Mettere a disposizione il mio corpo di un gruppo di scienziati- che dovrebbe seguire costantemente l’evoluzione nel processo di decomposizione del mio cadavere. Spero con questo di dare un contributo utile alla scienza, per scoprire nuove cose. Magliulo non ama finire al cimitero, come i comuni mortali, non chiede di essere trainato da otto cavalli. Vuole “solo” essere analizzato e pure guardato dall’occhio catodico e magari da qualche milione di telespettori. “Chissà che dal mio Dna possa uscire qualcosa da buono, utile alle generazioni future!- conclude Magliulo.

di Giuseppe Sangiovanni