06 maggio 2008

Le testimonianze del giovane Andrea Boggia.




Piedimonte Matese. Appena rientrato dal seminario di formazione politica di Area ad Ocre(AQ).Sento il mio bagaglio culturale fortemente arricchito. Lezioni, dibattiti, incontri, hanno stimolato in noi ragazzi la riflessione, l’analisi, l’approfondimento.Inoltre, torno alla mia militanza con accresciuto entusiasmo, consapevole più che mai di dover affrontare col vento in poppa tutte le sfide politiche alle qual il futuro prossimo ci pone di fronte.Guardo con fiducia al processo di formazione del Popolo della Libertà, cosciente che alla gioventù di destra spetterà un ruolo fondamentale, garantendo al progetto un apporto di idee concreto, appassionato, e quanto mai necessario.“Cultura della politica, per la formazione di una nuova classe dirigente”, di ciò il Paese ha bisogno. E l’onorevole Marcello De Angelis, insieme col neosindaco Gianni Alemanno, lo hanno capito, chiamandoci a raccolta per preparare e far germogliare una nuova “èlite”, che si distingua innanzitutto per la capacità di dialogare e di comprendere la società nei bisogni e nelle aspettative.Missione politica come scelta di servizio. Sentirsi onorati di esser chiamati alla rappresentanza. E’ questo il messaggio da veicolare e che, con passione, hanno a noi trasmesso. Madre Teresa di Calcutta come esempio su tutti.Farò tesoro di quanto ho appreso. Lo farò per me, affinché maturi le capacità di confronto, di analisi e di decisione. Ma lo farò innanzitutto per la comunità alla quale appartengo, per la quale vivo la mia militanza e la mia azione politica, e per la quale spero di operare sempre guidato da spirito di servizio e incorruttibilità nelle scelte.
Dell’ambiente che ho frequentato durante il seminario, che dire: paesaggi meravigliosi, la splendida cornice di un monastero cistercense del 1200, e ottima compagnia. La riscoperta di un valore cardine quale l’amicizia, è un contributo in più per la crescita interiore di ognuno.
E’ stato poi quanto mai divertente rivivere l’evento con gli occhi(o meglio para-occhi)della stampa.Sull’onda lunga del vuoto attacco ad Alemanno per la celtica al collo, seguendo le stagnanti logiche stereotipate della “cultura solo a sinistra”, il giornalismo all’italiana ha proposto storie di esoterismo e cavalieri neri, o strane adunate tra riti antichi e nostalgie. In verità noi, in questi giorni, abbiamo fatto esattamente ciò che non fa la sinistra, piena di sé ed ormai autoreferenziale: affrontare il futuro a viso aperto.

Fonte: Comunicato di Andrea Boggia


Dirigente Provinciale AG Caserta e Presidente AG Nucleo Piedimonte Matese