Partito oggi il Bando su Misure urgenti di sostegno per lavoratori e imprese - Cassa integrazione in deroga.
NAPOLI
– E’
partito oggi in Campania, con gran successo, la presentazione delle istanze di
Cassa integrazione in deroga art. 22 D.L. n.18 del 17/03/2020. In
attuazione di quanto previsto dall’art.22 del D.L n.18 del 17/03/2020, ha
commentato l’Assessore Regionale al Lavoro Sonia Palmeri, il trattamento
di integrazione salariale, CIG in deroga, può essere riconosciuto ai datori di
lavoro del settore privato (ivi inclusi quelli agricoli, della pesca e del
terzo settore compresi gli enti religiosi civilmente riconosciuti, per i quali
non trovino applicazione le tutele previste dalle vigenti disposizioni in
materia di sospensione o riduzione di orario), in costanza di rapporto di
lavoro, per la durata della sospensione del rapporto e comunque per una durata
non superiore a nove settimane, limitatamente ai lavoratori in forza alla data
del 23 febbraio 2020. La CIG in deroga può essere anche riconosciuta
retroattivamente a decorrere dal 23 febbraio 2020 e comunque per un periodo non
superiore a nove settimane, in conseguenza degli effetti reali dell’emergenza
epidemiologica da Covid 19 in Campania. La CIGD è concessa a beneficio dei
lavoratori dipendenti di unità produttive ubicate in Campania.
Dall’applicazione di tale trattamento sono esclusi i datori di lavoro
domestico. La Regione Campania, in data 19 MARZO 2020, con prot. 00550, ha
siglato con le OO.SS. e Datoriali comparativamente più rappresentative a
livello nazionale e regionale un “ACCORDO QUADRO PER IL RICONOSCIMENTO DEI
TRATTAMENTI DI CASSA INTEGRAZIONE SALARIALE IN DEROGA EX ART. 22 DEL DECRETO
LEGGE 17 MARZO 2020, n. 18”. I datori di lavoro privati aventi diritto ad
accedere alla CIG in deroga sono quelli per i quali non trovano applicazione le
tutele previste in materia di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di
lavoro previsti dal D.Lgs. n. 148/2015 nonché dalle norme del Decreto Legge 17
marzo 2020, n.18 e dalle altre norme in vigore, limitatamente ai casi di
accertato pregiudizio in conseguenza dei provvedimenti connessi all'emergenza
epidemiologica da COVID-19. La domanda di CIGD, firmata digitalmente, sarà
inoltrata a cura del Legale Rappresentante dell’azienda richiedente, o suo delegato,
alla Regione Campania - Direzione Generale dell’Istruzione, della Formazione,
del Lavoro e delle Politiche Giovanili, esclusivamente utilizzando l’apposita procedura
telematica disponibile sul sito www.cliclavoro.lavorocampania.it, nell’area
“Istanze on line” accessibile agli utenti previo accreditamento sul portale.
Alla luce delle restrizioni e limitazioni introdotte da ultimo dal DPCM del
22/03/2020, l’azienda richiedente può delegare ad un terzo la presentazione e
la sottoscrizione in forma digitale dell’istanza. In tal caso, il soggetto
delegato nella predetta funzione darà atto nella domanda di aver trasmesso la
delega, con allegati i documenti di riconoscimento di delegante e delegato, al
seguente indirizzo pec: cigd_covid19@pec.regione.campania.it.
Il legale rappresentante dell’azienda richiedente, nella domanda dovrà: • dare
atto dell’informativa e della condivisione con le OO.SS., i datori di lavoro
fino a 5 dipendenti sono esonerati da tale adempimento; • attestare l’accertato
pregiudizio alla attività aziendale in conseguenza dell’emergenza
epidemiologica da COVID 19; • attestare di non poter usufruire delle tutele
previste in materia di ammortizzatori sociali previsti dal D.lgs. 148/2015,
nonché dalle norme del D.L. 18 del 17 marzo 2020 e dalle altre norme in vigore.
Le domande potranno essere presentate a partire dalle ore 13,00 dei
oggi 30 marzo 2020. I trattamenti sono concessi dalla Regione, che
provvede ad istruire le domande secondo l'ordine cronologico di presentazione,
e ad approvare gli esiti dell’istruttoria con un decreto di concessione da
trasmettere all’INPS in modalità telematica entro quarantotto ore
dall’adozione; l’efficacia del decreto è in ogni caso subordinata alla verifica
del rispetto dei limiti di spesa di cui ai decreti di riparto delle risorse,
tra le Regioni e Province Autonome, del Ministro del lavoro e delle politiche
sociali adottati di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze.
Unitamente al decreto di concessione viene trasmessa una lista dei beneficiari
- comunicati e certificati dai datori richiedenti - all'INPS, che provvede
all'erogazione delle predette prestazioni, previa verifica del rispetto, anche
in via prospettica, dei limiti di spesa. La concessione del trattamento avviene
con pagamento diretto da parte dell’INPS. L'INPS provvede al monitoraggio del
rispetto del limite di spesa, fornendo i risultati di tale attività al
Ministero del lavoro e delle politiche sociali e alla Regione. Qualora dal
predetto monitoraggio emerga che è stato raggiunto, anche in via prospettica il
limite di spesa, la Regione, a seguito di formale comunicazione da parte
dell’Istituto, non potrà in ogni caso emettere altri provvedimenti concessori.
Pietro
Rossi