15 maggio 2018

GRANDE ACCOGLIENZA PER DON ANTONIO DE CICCIO E VALENTINO PERSICO IN OCCASIONE DELLA FESTA DI SAN DOMENICO SAVIO -




Piedimonte MateseLa ricorrenza della festa di San Domenico Savio, quest’anno,  è stata caratterizzata da tre momenti particolarmente salienti:  il raduno  di tanti giovani che hanno frequentato l’oratorio  da piccoli e giocato a pallone sotto le insegne della PGS  (organizzazione affidata al dr. Antonio Cioppa e rag.  Francesco Siciliano) ; la Santa Messa in onore di San Domenico Savio, il santo dei giovani; e la consegna della pergamena  della Cittadinanza Onoraria conferita a Don Antonio De Ciccio  e Valentino Persico. Don Antonio per un quarto di secolo (1969 -1995) ha svolto con grande fede ed amore il suo ministero pastorale a favore della città e dell’Opera Salesiana. Folla delle grandi occasioni per il raduno dei giovani che hanno rivissuto con profonda nostalgia  il ricordo  delle  partite disputate sul campo di calcio  e l’eco dei battimani della folla che gremiva gli spalti ad incitare i propri beniamini. Da  sottolineare il bellissimo murales realizzato dall’artista  di street art Tono Cruz. Il momento culminante della due giorni è stato la Santa Messa e la consegna della pergamena  della cittadinanza onoraria (stilata dal gruppo degli ex allievi in particolare il dr. Antonio Cioppa) da parte del sindaco della città di Piedimonte Matese , dr.  Luigi  Di Lorenzo,  a don Antonio de Ciccio. Chiesa piena di fedeli per onorare il santo dei giovani ma anche per dare una testimonianza di affetto e riconoscenza  al prof . Valentino Persico e Don Antonio De Ciccio per la sua costante attenzione e il suo amore per i giovani che frequentavano l’oratorio dei salesiani. La Santa Messa è stata concelebrata dal parroco di S. Marcellino  don Andrea De Vico e Don Antonio De Ciccio. Splendida la corale   Kerigma che ha seguito la Santa Messa con musica e canti. Il parroco all’Omelia  ha ripercorso le tappe della vita di Domenico Savio  soffermandosi su tre concetti  fondamentali: allegria, impegno nei doveri di studio e di preghiera, fare del bene. Prima della benedizione finale; un largo spazio è stato concesso al rappresentante della PGS  Francesco Siciliano che, nel sottolineare il grande amore per l’Opera Salesiana, ha ringraziato Don Antonio De Ciccio per essere stato al servizio dei giovani per tanti anni. Elencando tutte le attività della PGS e i  traguardi raggiunti ha ricordato gli atleti che sono nella gloria del paradiso: GIANLUCA DAMASCO, ITALO RICIGLIAN, LUIGI CESARINI, MASSIMO D’ABBRACCIO, DAVIDE MATANO FRANCO MATANO, DAMIANO VITELLI, TOSCANO GAUDELLI, LUCA NARDELLI, PAOLO SANTOMASSIMO,  PASQUALE  LUPOLI,  WALTER MACERA , NICOLA FERRARA E I DIRIGENTI PGS ANIELLO LIMONGELLI e DOMENICO ROSETI. Subito dopo la testimonianza del  cav. uff. Nicola Iannitti che ha esordito così : un grazie ed un caro abbraccio ai due educatori Don Antonio e don Valentino che per oltre un quarto di secolo hanno svolto con grande passione il delicato ministero pastorale, Don Antonio, e Valentino quello di educatore salesiano laico e docente di meccanico. Il mio ricordo inizia nel 1969. Ero corrispondente del Mattino da anni e dell'agenzia Ansa. Diventai il press agent dei salesiani grazie a Don Antonio; da allora qualsiasi evento dell'Opera Salesiana non mancava sulle pagine del Mattino diffuso dall'Ansa.. Insieme abbiamo fatto grandi cose ; tra le tante mi limito a citarne una: la costruzione del bocciodromo, oggi fiore all'occhiello, dovuto all'intraprendenza di Don Antonio e alla disponibilità dell'allora assessore regionale Dante Cappello. Fui ordinato cooperatore salesiano nel 1976 .. I1 mio credo salesiano non si è mai spento. Grazie ancora oggi per la vostra presenza e grazie all'amministrazione che ha voluto riconoscere i vostri meriti con l'attribuzione della Cittadinanza Onoraria.    Prima della benedizione a fine Messa ha preso la parola Don Antonio che, con parole velate dalla commozione, ha ripercorso tutti  gli anni passati  nella casa Salesiana di Piedimonte Matese a contatto con i numerosi ragazzi che frequentavano l’oratorio