10 dicembre 2015

Bellona Personale della pittrice Maria Salerno


Maria Salerno

BELLONA - Nonostante i nostri molteplici impegni siamo riusciti a trovare il tempo per visitare lo studio-laboratorio della pittrice bellonese Maria Salerno, un’artista che, con le sue opere, riscuote sempre lusinghieri consensi da parte del pubblico e della critica. La maestra era al lavoro tutta presa e ispirata a completare uno dei suoi ultimi lavori. La nostra visita era doverosa per ammirare in anteprima le opere che saranno esposte nei giorni 11, 12 e 13 dicembre p.v., durante la personale di pittura che si potrà visitare presso il Centro Sociale Agorà in viale Kennedy di Vitulazio. L’ingresso e dalle ore 17,30. La mostra è molto attesa ed interessante tanto che l’Amministrazione Comunale di Vitulazio ha dato la propria disponibilità per una fattiva collaborazione. Maria Salerno con la sue opere esprime un certo sapore di bellezza, e di significato, offrendo all’ammiratore una visione che si prospetta all’infinito. Eppure, Maria Salerno, nonostante la sua immensa bravura, con la modestia che la distingue, non ama definirsi una pittrice né tanto meno un’artista, ma semplicemente una persona che si diverte a mescolare i colori e, con l'ausilio dei pennelli, li avvicina per delineare un soggetto e, come tutti coloro che si interessano d'arte, nutre una morbosa gelosia verso le sue opere. Maria, siamo certi che anche questa tua mostra sarà un successo che aprono un mondo nuovo al cospetto di suo grande maestro. Una cordiale stretta di mano concludeva la nostra visita, mentre la giovane Rita esprimeva tutta la sua meraviglia con un suo significativo giudizio che riportiamo: Incontrare Andrea Olivieri significa accostarsi ad un’anima che palpita dietro una tela bianca prima che il pennello ne segni la storia. Olivieri è un artista sensibilissimo, umile, ed estremamente disposto al dialogo con chiunque voglia avvicinarsi al meraviglioso mondo della pittura. Del maestro colpisce la sensibilità del suo sguardo, trasferita magistralmente ai pennelli e da essi sulla tela. Il sentimento e la riflessione sul dolore umano si tingono di colore, si fondono ed invadono, con linee armoniose, il bianco supporto ed emergono iridescenti cromie ravvivate da piccoli tocchi di luce. E mentre si cerca il significato, continua Rita Fusco, dall’intricata trama cromatica emerge e cattura uno sguardo profondo o un orizzonte visto come punto di incontro e fusione tra l’intima lacerazione e la speranza di una riconciliazione tra le innumerevoli forme dell’animo umano. E’ una produzione vastissima quella di Olivieri che ha trovato riscontro presso il pubblico e gli intenditori a livello nazionale ed internazionale, segnata da esposizioni, mostre, premi e riconoscimenti. E’ possibile imbattersi nel volto di una Vergine dalla bellezza cinquecentesca o nel nudo di una giovane donna che, con grazia, sfila dal corpo una serica camicia dietro la quale si cela la sua candida bellezza. Le opere del maestro Olivieri vanno vissute più che viste, sentite più che guardate, ascoltate più che parlate e, per noi giovani bellonesi, è un grande onore avere tra i concittadini un grande maestro di arte e di vita. Conclude ammirata Rita Fusco.

Franco Falco