Siamo arrivati a 458
mila firme. Per questo brillante risultato dobbiamo dare grandissimo merito ai
tanti genitori, colleghi, Consiglieri Comunali e liberi cittadini che si sono
prodigati in ogni comune d’Italia. Tanti davvero non si sono risparmiati.
Dobbiamo fare i complimenti soprattutto alle migliaia di mamme, papà, nonni che
si sono battuti per la scuola dei nostri figli. Abbiamo cercato di raggiungere
la quota 500.000 firme nei soli due mesi disponibili (agosto e settembre) per
indire subito il Referendum nella primavera 2016. Consapevoli del poco tempo a
disposizione, volevamo a tutti costi arrivare all’abrogazione dell’intera legge
107 prima che venissero scritte le famose “deleghe in bianco“ ed evitare, così,
che addetti ai lavori ed alunni sopportassero le conseguenze nefaste di questa
riforma anche solo per un giorno. Abbiamo
lavorato nel silenzio omertoso e ingiustificabile della televisione di Stato pagata da noi
contribuenti per fornirci
un’informazione oggettiva su temi di interesse pubblico come un
referendum popolare. Ma non ci lasciamo
scoraggiare, anzi pensiamo che questa mancata informazione sia un ulteriore
motivo per far valere la volontà popolare. Non vogliamo sottostare al volere di
pochi che vogliono soffocare la voce di tanti! Essendo stata approvata la legge
a luglio inoltrato, nel tentativo di abrogarla prima possibile, siamo stati
costretti a raccogliere le firme subito per consegnarle in Cassazione a Roma
entro il 30 settembre. Abbiamo lavorato alacremente per coordinare il lavoro
dei Consiglieri comunali e degli attivisti, i quali , raccogliendo le firme in
centinaia di piazze italiane, hanno sensibilizzato l’opinione pubblica su
tematiche rilevanti ma poco trattate dai media, quali: l’educazione sessuale precoce, l’educazione di genere, i
rischi insiti nella soppressione della democrazia e della partecipazione
collegiale a scuola, la limitazione della libertà d’insegnamento, la deriva
autoritaria e privatistica della scuola concepita come vera e propria azienda,
la colonizzazione culturale che nega ai genitori il diritto ad educare i figli
secondo le proprie convinzioni in nome di un relativismo che non
riconosce i valori della famiglia stessa. Diritti della famiglia minati
anche dalla recente “deportazione dei precari”. Sarà questo il nostro punto di
partenza per proseguire nella nostra battaglia. L’esperienza ha visto edificare un rinnovato
rapporto scuola‐famiglia
che ha prodotto, nelle intense settimane di lavoro, un’ alleanza proficua, che
ci ha visto uniti nella lotta e che ha permesso di poter operare scelte
condivise e decisive per una maggiore
tutela e benessere dei bambini in ambito scolastico. Nei due pregressi mesi,
abbiamo creato una rete di migliaia di persone attive in tutt’Italia sia
mediante l’utilizzo di importanti social networks quali facebook
e whatsapp, sia con la costituzione di numerosi comitati sul territorio
nazionale. Abbiamo, grazie a ciò,
raccolto poco meno di 500mila firme. Per un prossimo trimestre, questa
rete, già attiva
e collaudata, potrà
essere allargata ulteriormente
con il contributo
e l’impegno dei
singoli per giungere
ad un risultato
sicuramente superiore alle
500.000 firme richieste. Questa
proiezione è evidentemente realistica visto che, negli ultimi sette giorni di
raccolta firme, il numero dei sottoscrittori e degli attivisti è aumentato in
maniera esponenziale! Ciascuno si è impegnato sul territorio a divulgare le
informazioni che hanno sortito notevole interesse e coinvolgimento da parte
della pubblica opinione.Tutti saremo
impegnati a diffondere ulteriormente i motivi che animano la nostra iniziativa
referendaria. Chiederemo , inoltre, a tutti di firmare nuovamente e di
coinvolgere quanti sono stati impossibilitati a farlo, data la ristrettezza dei
tempi. Raccogliere milioni di firme ci
permetterà anche di avere un grosso vantaggio nel raggiungimento del quorum
nella prossima campagna referendaria, la cui decorrenza, che verrà a breve
comunicata, si concretizzerà in un trimestre compreso tra il 01 gennaio e il 30
settembre 2016. Alle prevedibili critiche che giungeranno dai “soliti noti”
rispondiamo da subito: “meglio l’anno prossimo che mai”. In quanto cittadini di questo Paese, abbiamo
il diritto di esercitare la nostra sovranità incidendo sulle decisioni di un
governo autoritario, autoreferenziale, non trasparente e insensibile al dialogo
con le parti sociali e all’ascolto delle famiglie e degli operatori
scolastici. In molti, mossi da motivazioni più o meno
palesi, hanno boicottato la nostra iniziativa referendaria diffondendo
informazioni scorrette, per confutare le quali, sono stati sottratti tempo ed
energie preziose al raggiungimento dell’obiettivo ultimo di raccolta firme.
L’incoraggiante risultato ottenuto in questi due mesi rappresenta la prova
tangibile che i cittadini possono e devono avvalersi di un’arma potente e
risolutiva quale il referendum, come strumento concreto messo a disposizione
dalla Costituzione per esercitare la volontà popolare. Visto che, ad oggi , non
è stata avanzata alcuna proposta di cancellazione dell’INTERA LEGGE 107 , la
nostra coscienza e il nostro senso di responsabilità ci spingono ad
assumerci l’onere di rinnovare
l’iniziativa referendaria con la nuova raccolta di firme in un prossimo
trimestre. Vi invitiamo dunque a
prestare, nell’immediato, il vostro preziosissimo contributo al fine di
allargare e potenziare l’attività del Comitato di cui siete parte integrante ed
indispensabile. A breve provvederemo a comunicarvi le nuove iniziative
promosse.
Uniti si vince. Vietato
arrendersi.
COMITATO NAZIONALE “LEADERSHIP alla SCUOLA”