SAN POTITO SANNITICO. Si è svolta nella serata di sabato, 29 marzo alle ore
18:30, l’ordinazione presbiteriale del diacono Salvatore Di Chello.
Tutta la cittadinanza si è riunita attorno a Don Salvatore e alla sua famiglia
per festeggiare il coronamento della sua grande chiamata nella chiesa
parrocchiale di Santa Caterina V.e M. di San Potito Sannitico. Un momento
magico per tutti, per l’intera diocesi Alife Caiazzo, per la comunità tutta e
per i suoi compagni di viaggio. “Quando ti accorgi che le nuvole lassù
in cielo hanno qualcosa da raccontarti, allora scopri che tutto il resto non
conta più. Servire Dio e il prossimo”. Queste le parole del giovane sacerdote
che ci ha commentato in breve il significato della sua vocazione. “E’
la seconda volta in dieci anni che la comunità di San Potito festeggia
un’ordinazione sacerdotale”. Così ha esordito sua eccellenza
Mons. Valentino Di Cerbo, Vescovo della Diocesi Alife Caiazzo, che
con molto affetto ha invitato Don Salvatore ad essere sempre e per sempre
apostolo e missionario. Tre giorni di preghiera hanno preceduto l’Ordinazione
Presbiterale di Salvatore Di Chello, come preludio al suo cammino. Don
Salvatore, durante la cerimonia è stato presentato al cospetto del Vescovo come
un giovane semplice e solare. Quella semplicità e quella solarità che a detta
dei suoi concittadini lo hanno caratterizzato fin da bambino. Una vocazione
arrivata da subito, infatti, quando parroco della comunità sanpotitese
era Don Alfonso de Balsi e Salvatore al compimento del suo
diciannovesimo anno d’età entrò al Pontificio Seminario Interregionale Campano
di Posillipo. Poi per tre anni è ritornato tra la sua famiglia. Forse gli anni
decisivi, durante i quali grazie a Don Francesco Pinelli e al
Vescovo Mons. Pietro Farina ci fu la ripresa verso un nuovo
cammino, stavolta a Benevento. Conseguito il baccalaureato in Teologia alla
Facoltà Pontificia di Roma è in corso di specializzazione. Il 7 dicembre 2013 è
stato ordinato Diacono e sabato Sacerdote. Da oggi è parroco della comunità di
Valle Agricola, felice di esserlo soprattutto perché non lascerà il suo Matese.
Commoventi i momenti finali della cerimonia, accolto e ringraziato da tutte le autorità
civili e militari, dal primo cittadino di San Potito Sannitico Francesco
Imperadore che si è detto orgoglioso di questo “giovane
cresciuto tra noi”, com’egli stesso lo ha definito. Ma ad accoglierlo tra
tanti anche il sindaco di Piedimonte Matese Vincenzo Cappello e
il vicesindaco di valle Agricola, Rocco Landi. Don Salvatore ha
avuto una parola di ringraziamento per tutti, suscitando nei presenti
commozione e sorrisi. Un pensiero per tutti, a cominciare dalle signore che
puliscono la chiesa di San Potito, che lo hanno visto crescere, per finire col
non dimenticare alcuni giovani di cui la comunità ancora piange la prematura
scomparsa.
Pietro Rossi