Gianluca Pascarella |
PIEDIMONTE
MATESE.
Se lo Stato è in difficoltà anche a
garantire un’adeguata assistenza ad una comunità alle prese con la ripartenza
post terremoto, afferma Gianluca
Pascarella coordinatore per l’alto casertano della corrente renziana del
Partito Democratico, è ora che si apra una riflessione profonda sulla
situazione economica-finanziaria del nostro Paese. Proprio nell’anno in cui
diverrà operativo Il Patto di bilancio europeo [Fiscal Compact] entrato in
vigore il 01 Gennaio 2013, che dovrà portare il nostro debito pubblico dal 132%
al 60% in 20 anni, con una riduzione di 900 miliardi di euro [con altri nostri ulteriori profondi sacrifici], si scoprono
sempre di più le difficoltà del nostro Paese anche di fronte ad emergenze che
almeno negli anni addietro hanno avuto sempre la priorità e l’adeguata
considerazione; di un Paese incapace di fare prevenzione, che brilla
nell’emergenza e quindi nelle attività di soccorso ma poi comincia a perdersi
già nella prima fase post-emergenza. “Non è più tollerabile una situazione del
genere; i cittadini non possono essere lasciati in balìa di se stessi; non è possibile che ci siano case, scuole e
chiese inagibili, intere famiglie fuori casa e contemporaneamente uno Stato che non ha la forza di dichiarare
uno stato di emergenza per il nostro territorio del Matese alle prese con un
evento di tipo C. Quello stesso Paese con un grande debito pubblico, dove
creditori e debitori sono le stesse persone visto che chi ha in portafoglio
gran parte del nostro debito sono le
banche italiane. Un contesto in cui la Banca Centrale Europea è l’unica che ha
il diritto di produrre moneta dal nulla, dove essa ed i sui azionisti privati,
sono il solo creditore dell’intero sistema”. Allora visto che dietro la nostra
moneta non c’è altro che la nostra fiducia, perché non partiamo zero a zero,
annulliamo tutto così come è stato fatto durante le guerre e permettiamo allo
Stato di ritornare a fare lo Stato,
ridando dignità ai propri cittadini?