04 dicembre 2013

MOLISE, ABRUZZO, LAZIO, CAMPANIA CONTRO LE CAMORRE



COMUNICATO STAMPA

Dopo la presentazione ufficiale del Comitato, accolta con adesioni e consensi (noi speriamo con convinzione e reale presa di coscienza), ci si presenta all’opinione pubblica con il primo appuntamento ufficiale, sempre, almeno per ora, sul territorio molisano, ma questa volta nel capoluogo di regione. Infatti, venerdì 6 dicembre alle ore 16.30, presso la sala conferenze dell’Osservatorio Molisano sulla Legalità(OML)-Terzo Spazio, in via Mazzini, 38/A a Campobasso, ospiteremo la giornalista-scrittrice Lucia navone, autrice del volume “Il sole, le ali e la civetta”,(Energie rinnovabili, la mangiatoia perfetta per imprenditori senza scrupoli, sottobosco politico e malavita organizzata).
Da una recensione di Simona Mirata: “L’inchiesta ha un sottotitolo esplicito: “energie rinnovabili, la mangiatoia perfetta per imprenditori senza scrupoli, sottobosco politico e malavita organizzata”. In fila fatti di cronaca, inchieste giudiziarie, storie e testimonianze di chi con le rinnovabili e il fotovoltaico ha avuto a che fare e poi si è “scottato”. La Navone mostra un’Italia che non è stata capace di far partire un’industria del settore per sviluppare l’indotto e diventare competitiva all’estero. Il nostro paese è a livello europeo quello con le bollette più care. E nonostante questo, i consumatori italiani continueranno, per almeno vent’anni, a finanziare le energie rinnovabili. Ancora una volta una storia emblematica: quello che avrebbe potuto essere e non è stato. Certo per colpa della criminalità organizzata che sul business ha messo le mani. Ma anche a causa di un male tutto italiano, quello della troppa burocrazia. Un libro per andare a fondo e aprire gli occhi”.
Intervengono con l’autrice, Emilio Izzo, cofondatore  e portavoce del Comitato Molise, Abruzzo, Lazio, Campania contro le camorre e Nicola Frenza, presidente dell’Osservatorio Molisano sulla Legalità. Modera Mariateresa Di Lallo, giornalista del Settimanale del Molise e informamolise.com. Superfluo sottolineare l’importanza dell’appuntamento ed il particolare significato dell’argomento per la nostra terra, per quello che l’eolico selvaggio ha tristemente rappresentato e che ha spinto numerose associazioni a scendere in campo per scongiurare l’approdo di altre sconcezze a danno del paesaggio e di aree archeologiche e storiche come Altilia di Sepino, Pietrabbondante e Matrice. La giornata sarà oltremodo utile per intercettare e raccogliere altre adesioni al Comitato seguendo la scia positiva registrata in questi giorni.
Dal 12 settembre in libreria, “Il sole, le ali e la civetta”, un’inchiesta sul mondo delle energie rinnovabili. Una storia che cerca di spiegare, attraverso l’analisi dei fatti, perché l’Italia ha perso una grande occasione anche in un nuovo settore, senza possibilità di ritorno, almeno a breve.
“Il buio stava calando intorno a loro e Gian Maria iniziava ad avere paura. I camion se ne erano andati e anche gli ultimi operai avevano terminato il turno. Sentì un brivido lungo la schiena. Sapeva di essere andato oltre e che indietro non sarebbe più potuto tornare. I soldi veri stavano finalmente arrivando e per lui anche il merito di essere riuscito a far partire un progetto così importante”.
Episodi di fiction si alternano alla ricostruzione giornalistica per cercare di fare luce, per la prima volta, su come sono andate le cose in Italia sul fronte delle energie rinnovabili. Per anni siamo stati il paese del Bengodi grazie agli incentivi più alti del mondo ma, come raccontano le cronache giudiziarie, in molti casi l’unica cosa verde e pulita sono stati i soldi dei cittadini. Un’inchiesta che, lontano da pregiudizi e assolutismi ideologici, inizia con le prime eclatanti inchieste degli anni d’oro dell’eolico, passa per l’Eldorado del solare e arriva ai giorni nostri con le biomasse. Un settore dove per anni lo Stato italiano ha investito i miliardi pagati dai consumatori via bolletta elettrica, garantendo ritorni stratosferici a chi di soldi non ne aveva certo bisogno. Dal Nord al Sud dell’Italia politici compiacenti hanno permesso che tutto ciò accadesse nella quasi totale indifferenza, favorendo, oltre “ai soliti noti”, americani, tedeschi, cinesi e russi. Al territorio, ai lavoratori e a molti imprenditori italiani sono rimaste solo le briciole se non addirittura i fallimenti. 
A farne le spese, oltre a loro, anche il paesaggio e, soprattutto, le generazioni future.  Un euro speso male o rubato è un euro sottratto ai nostri figli ed è a loro che il libro è dedicato, insieme ai tanti operai che, nella nuova economia verde, hanno perso il posto di lavoro. E poiché ogni giornalista non è mai solo nel proprio racconto, “Il sole, le ali e la civetta” raccoglie anche la testimonianza diretta di “chi c’era” e ha vissuto gli anni del boom delle rinnovabili.

Vivere in un mondo più pulito, dove poter decidere come utilizzare le risorse e quanto spendere, è un sogno che non abbiamo il diritto di infrangere”, ha dichiarato Lucia Navone, autrice del libro. “Soprattutto abbiamo il dovere di chiedere e il diritto di sapere come i nostri soldi vengono spesi e di insegnarlo ai nostri figli. Non possiamo scaricare su di loro i nostri errori, né tantomeno far pagare i fenomeni di cui il libro racconta. Proprio in questi giorni il Ministro Flavio Zanonato ha proposto di introdurre dei bond per spostare nel tempo l’onere su famiglie e imprese. 12 miliardi all’anno è il costo delle rinnovabili e, se la proposta passerà, imprese e famiglie potranno spalmarlo su un periodo più lungo facendo così diminuire l’onere annuale delle nostre bollette che sono le più care d’Europa. Non dimentichiamo però che, secondo i dati di Transparency, la corruzione in questo settore, ha già sottratto 900 milioni di euro. Ma non solo. La maggior parte delle inchieste giudiziarie sono ancora in corso e le conseguenze dei fallimenti a catena stanno emergendo solo ora”. “Il conto”, ha concluso Lucia Navone, “rischia di essere ancor più salato di quanto stimato fino ad oggi e, almeno di questo, non possiamo gravare le generazioni future. Soprattutto poi, se come spesso succede, nessuno se ne assumerà la responsabilità dal momento in cui, al “desco delle energie pulite” si sono sfamati un po’ tutti. Anzi, il merito va soprattutto al Governo Berlusconi che per anni ha invocato il ritorno al nucleare”.
L’autrice
Lucia Navone, giornalista, autrice ed esperta di comunicazione ambientale. Titolare dello Studio Navone, ha curato la comunicazione per importanti realtà associative e aziende del settore rinnovabili. Per dieci anni ha curato le relazioni con i media per conto del WWF Italia e oggi i suoi articoli sono ospitati su riviste del settore ambiente ed energia. In passato ha collaborato con il settimanale Gioia e altre testate femminili. Attraverso il suo blog, www.lucianavone.it, ha iniziato a raccogliere, tra i primi, le storie di chi ha vissuto il boom delle rinnovabili, da cui il libro ha preso ispirazione.

Isernia, 4 dicembre 2013
PER IL COMITATO
Emilio Izzo