M. Rosa Lombardo e Giorgia Meloni |
PIEDIMONTE
MATESE - La Costituente provinciale di Caserta di Fratelli
d’Italia si appella ai sindaci dell’Alto Casertano per difendere e promuovere i
prodotti di un’area non contaminata, che
subisce la “psicosi” derivante da informazioni fuorvianti che, generalizzando, estendono l’area della “Terra
dei Fuochi” all’intera provincia casertana. I sindaci del territorio a nord di
Caserta hanno così ricevuto in queste ore una lettera, stilata dal partito
provinciale di Giorgia Meloni, con cui si chiede di aderire ad un
protocollo di 11 punti, che mira a proteggere e difendere i prodotti dell’Alto
Casertano attraverso la tracciabilità con marchio DOAG ed il monitoraggio
attento del territorio. “Non è nostra intenzione creare una lista di
‘buoni e cattivi’ – ha dichiarato Maria Rosa Lombardo, membro della Costituente provinciale di
Fratelli d’Italia e referente per l’Alto Casertano, promotrice con il portavoce
provinciale del partito Gimmi Cangiano
dell’iniziativa – Il nostro intento non è quello di rimarcare le differenze
ma, al contrario, di creare una sinergia tra i Comuni per incentivare un
percorso virtuoso che difenda i prodotti sani e contrasti l’immagine negativa
dell’intero territorio casertano, affinché tutti possiamo avvalerci della
ricaduta benefica di un processo serio di controllo e difesa dei nostri
prodotti agricoli”. Riteniamo
che l’Alto Casertano, ribadiscono gli esponenti di FdI, abbia invece tutte le
caratteristiche per essere valorizzato come territorio sano e salubre, pronto a bilanciare anche quella perdita di
produzione, particolarmente nel settore agricolo, che ha invece investito il
territorio di Caserta sud, generando drammatiche conseguenze economiche e di
mercato. Vanno salvaguardati e difesi tutti i prodotti di questa terra ed
identificati con un marchio che ne garantisce la provenienza da suoli
assolutamente non contaminati; suoli che devono essere certificati per la loro
salubrità e pertanto chiediamo alla Regione Campania di intraprendere
immediatamente uno studio certo che garantisca produttori e consumatori. Ci
batteremo affinché le poche industrie di questo territorio vadano difese da
ogni falsa informazione; che la produzione di vino, olio, castagne, nocciole, pesche, mele e
tanti altri prodotti, venga riaffermata con forza e sottratta ad ogni tipo di
superficiale generalizzazione. Il territorio “Alto Casertano” può essere volano
di sviluppo per l’intera provincia di Caserta, attraverso un processo
partecipato che dovrà sfociare in un progetto strategico che, elaborando i
punti di forza e difendendo una identità,
potrà creare nuove opportunità.
Pietro Rossi