Pascarella e Famiglietti |
PIEDIMONTE MATESE. I renziani chiedono al Segretario
provinciale del PD Vincenzo Cappello, le Primarie aperte a tutti i livelli
congressuali. L’iniziativa è stata caldeggiata dal Movimento a sostegno di Matteo Renzi, NetDem Caserta con Raffaella Zagaria e Gianluca
Pascarella, firmata anche da Luigi
Famiglietti per l'Associazione Big Bang Campania e da Ecodem al termine dell'iniziativa di Sant'Agata dei Goti, è
sarà portata in direzione provinciale
oggi a Caserta e in tutte le segreterie provinciali campane per un Open Pd anche ai Congressi provinciali e
di Circolo. Oggi, sostengono i renziani, c'è un'idea ed un modo nuovo di
sentirsi appartenente ad un Partito o meglio ad
un’associazione che incarna una visione del mondo e del fare politica. Questa
appartenenza, vicinanza, o semplicemente manifestazione più o meno esplicita di
condivisione di principi, valori, ideali e progetti al Partito, non può essere
incanalata verso meccanismi di reclutamento oramai sorpassati dalla storia
anche recente, come dimostrato dalla voglia di partecipazione delle primarie.
Certo, lo spirito iniziale dell’Ulivo e poi del nascente Partito Democratico ha
entusiasmato i più per l’apertura e lo slancio verso una democrazia attiva,
contribuendo ad un allargamento significativo della base elettorale, ma questo
stesso spirito è stato ben presto tradito in occasione delle recenti primarie
da “manuale notarile” del centrosinistra, che hanno non tanto determinato la
“sconfitta” di Renzi prima, e la “non vittoria” di Bersani dopo, ma posto il
problema del vero campo di appeal di un PD diverso nella guida e soprattutto
nella sua reale apertura a quella stragrande maggioranza degli italiani che non
vogliono sentirsi degli "arruolati" ma invece liberi e pensanti democratici. Un partito che aspira ad essere
moderno e democratico per davvero e, aggiungiamo vincente, non può contare e
contarsi sul sistema novecentesco del tesseramento che alimenta le correnti e
lo rinchiude in un'arena assai penosa agli occhi dei tanti che pure lo
voterebbero ma che, invece, preferiscono, se non votare altri, certamente
astenersi, come dimostrato alle recenti consultazioni elettorali. Il Congresso
Nazionale, ma anche e soprattutto i congressi locali, rappresentano l’occasione
per rilanciare quello spirito di apertura iniziale che potrà nuovamente
riaffermare il Partito Democratico come forza politica moderna, innovativa,
partecipativa e al passo con i tempi. C’è bisogno di un partito leggero,
pensante, in sintonia con il comune sentire della gente e dell' interpretazione
che essa ha di partecipare ad un progetto di paese. Ciò è possibile solo se lo
si rende aperto, trasparente, scevro da tecnicismi e naturalmente vicino ai
bisogni reali della gente che desidera si, concretezza, ma anche speranza nel
futuro. In definitiva, lo strumento delle Primarie, aperte agli iscritti ed ai
non iscritti a tutti i livelli congressuali, deve rappresentare il motore
principale per rinnovare il rapporto tra politica e cittadini e ricreare nuovi
meccanismi di consenso basati sul merito delle persone che, lavorando nei
territori, dimostrano capacità di confronto, consapevolezza delle questioni da
affrontare nell’interesse collettivo, visione del futuro per dare prospettiva e
speranza alle proprie comunità. Si chiede quindi, di rendere aperte le primarie anche nel livello provinciale.
Solo così si renderà pienamente applicato il comma 1 e 2 dell’art. 1 dello
statuto del PD.
Pietro Rossi.