Giuseppe Avecone |
Alife – “Il gruppo consiliare di
maggioranza ha deciso di portare “in house” il servizio di riscossione dei
tributi locali, sia Imu che Tares: d’ora in poi tutte le tasse comunali saranno
trattati direttamente dal Comune di Alife, che provvederà direttamente alla bollettazione
e spedizione degli inviti di pagamento”: la precisazione arriva direttamente
dal Sindaco della Città di Alife, Giuseppe
Avecone, a sgomberare il campo da equivoci e contraddizioni. Il Comune di
Alife aveva stipulato, nell’aprile del 2009, un contratto con la società
Pubblialifana di Piedimonte Matese per l’affidamento del servizio di
riscossione delle entrate dell’Ente. Ma i tributi in questione erano la Tarsu e
l’Ici; erano, perché il legislatore tributario è intervenuto nel frattempo in
materia eliminando completamente dal nostro sistema tributario i due tributi,
sostituendoli con altri: oggi, difatti, non esiste più né la Tarsu (tassa sui
rifiuti solidi urbani, ndr) sostituita dalla Tares, né l’Ici (imposta comunale
sugli immobili, ndr), sostituita dall’Imu, imposte che hanno basi imponibili ed
aliquote d’applicazione totalmente diverse dalle precedenti. In virtù di questa
riforma tributaria il Comune di Alife, amministrato dal maggio 2011 dalla
maggioranza consiliare guidata dal Sindaco Avecone, forte anche di un parere in
merito sul sopracitato contratto in essere rilasciato dal MEF, Ministero di
Economia e Finanze, ha deciso di gestire “in house” il servizio di riscossione
dei tributi comunali, cioè non affidarlo più a società esterne, che hanno
richiesto tempi e costi esosi, ma gestire all’interno del Comune, con la
struttura ed i personale stesso in servizio, tutte le varie fasi della
riscossione. La società di esternalizzazione del servizio ha deciso, nel
frattempo, di ricorrere in sede amministrativa all’organo giudiziario
competente nel primo grado di giudizio, il TAR Campania. Lo stesso TAR ha
invitato il Comune di Alife a valutare la proposta di rinegoziazione, proposta
che è stata valutata dall’Ente, ma che ha comunque ritenuto opportuno procedere
ad una gestione interna del servizio di riscossione. Difatti, tra le ipotesi
formulate dal TAR Campania che il Comune di Alife poteva adottare, oltre alla
possibile rinegoziazione del servizio, ovviamente ad aggi e costi accessori
diversi dai precedenti, vi era la formulazione di un nuovo bando di gara oppure
la gestione “in house”. Proprio quest’ultima soluzione è stata ritenuta la più
opportuna. “Il TAR ha accolto solo parzialmente le richieste della
Pubblialifana – ha precisato il Sindaco Avecone – non obbligando affatto l’Ente
a rinegoziare quel contratto. Fermo restando che il Comune di Alife era e
rimane libero di rinegoziare, si è scelto di non farlo, e gestire il sevizio
internamente. Dopo una volontà politica espressa già nel giugno scorso con
delibera di consiglio comunale, si è proceduto già ad acquisire da una società
specializzata nei servizi offerti agli enti un applicativo software per la
bollettazione, postalizzazione e rendicontazione della Tares, già a partire
dall’anno 2013: la stessa società sta già formando il nostro personale interno
e l’Ente si sta dotando di tutto quanto necessario per una gestione interna. Le
prossime bollette riporteranno come intestazione: Comune di Alife”.
Pietro Rossi