CASERTA
- Al popolo della frazione San Clemente di Caserta è stata restituita
la chiesetta medievale di Santa Maria a Macerata, a compimento di un
percorso di quasi dieci anni, che ha visto l’impegno di più
rappresentanti delle istituzioni, compreso il sottoscritto, alla cui
operosa dedizione si deve questo piccolo mira È
giusto perciò ricordare che il primo passo dell’opera di recupero fu
compiuto dallo scomparso sindaco Luigi Falco che, con l’assessore al
ramo Carlo Marino, diede inizio nel 2004 alle complesse pratiche per
l’ottenimento dei finanziamenti e delle autorizzazioni, giovandosi del
progetto generosamente e gratuitamente fornito dall’architetta casertana
Fuoco. Fu poi il sindaco Nicodemo Petteruti, eletto nel 2006, a
prendere le redini dell’operazione per la quale volle giovarsi anche
della mia personale collaborazione, in quanto amministratore eletto
nella frazione di San Clemente, benché capogruppo del maggior partito di
opposizione. Grazie a questa leale sinergia si portò a termine nel 2008 il
finanziamento ministeriale di 150.000 Euro e, con la fattiva
partecipazione dell’allora soprintendente Giovanna Petrenga, furono
ottenute anche le necessarie autorizzazioni. Nel 2009, come capogruppo
di opposizione al Comune mi fu possibile dare atto della conclusione di
queste attività e dell’imminente inizio
della fase operativa, conclusasi la quale, oggi il più amato dei luoghi
di culto torna ai cittadini di San Clemente e all’intera città, alla
cui memoria voglio consegnare il racconto completo di chi, come e
quando, ha reso possibile tutto ciò. Al sindaco Del Gaudio
è toccato il privilegio di compiere l’ultimo atto, con l’inaugurazione
in fascia tricolore avvenuta sabato, di cui ha dato orgogliosamente
notizia nel suo comunicato stampa, con enfasi del presente e
dimenticanza del passato.
Nicola Garofalo
Consigliere provinciale PdL