CASERTA In
data odierna, il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di
Caserta, al termine di una complessa ed articolata attività investigativa, diretta
dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, ha dato esecuzione
ad un decreto di sequestro preventivo emesso dal G.I.P. del locale Tribunale,
per un valore di circa 110.000 euro, nei confronti di una società finanziaria
di Napoli nonché di quattro soggetti beneficiari di un finanziamento ottenuto
mediante la produzione di false attestazioni circa l’esistenza di un rapporto
di lavoro dipendente con il disciolto Consorzio ACSA CE/3. Inoltre, sono state notificate otto
informazioni di garanzia, in ordine ai reati di falso e truffa ai danni di un
ente pubblico, ad altrettanti soggetti intervenuti a vario titolo nella
operazione di richiesta di finanziamento e di restituzione. Nel corso delle
indagini, che hanno aggiunto un ulteriore tassello al più complesso scenario
oggetto di accertamento, è stato appurato che il direttore generale pro tempore del disciolto Consorzio ACSA
CE/3 (successivamente confluito nel Consorzio Unico di Bacino delle Province di
Napoli e Caserta), mediante artifizi e raggiri, nel mese di luglio 2008, in concorso con
altri soggetti, ha prodotto falsi certificati di servizio, false buste paga ed
altra documentazione attestante il vincolo di lavoro dipendente per i quattro
soggetti che, in realtà, non sono mai stati alle dipendenze dell’Ente pubblico
in parola. In particolare, la
documentazione è stata utilizzata per richiedere alla società finanziaria
partenopea un prestito mediante la cessione del quinto dello stipendio ed ha
consentito al direttore generale ed ai falsi dipendenti di appropriarsi delle
somme ricevute a titolo di finanziamento, pari a circa 20.000 euro ciascuno,
cagionando un danno alla stessa società finanziaria ed al C.U.B.. E’ stato, altresì,
accertato che, grazie alla connivenza di personale del consorzio, era stato
effettuato dai conti correnti del C.U.B. un bonifico di euro 30.000 a vantaggio della
società. Sia le somme indebitamente
percepite dai falsi dipendenti che quanto ricevuto illegittimamente dalla
finanziaria sono stati colpiti dalla misura reale. L’attività oggi portata a
termine si inquadra nella più ampia indagine nei confronti del Consorzio Unico
di Bacino delle province di Napoli e Caserta, svolta dai finanzieri del Nucleo
di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Caserta e diretta dalla
Procura sammaritana, che aveva portato, nel dicembre dello scorso anno, ad
accertare l’omesso versamento, all’Erario e agli Enti previdenziali ed
assistenziali, di oltre 103 milioni di euro di ritenute operate dal C.U.B. ai
propri dipendenti, nel periodo 2009-2012.
Guardia di Finanza - Comando Provinciale Caserta