CASTELLO DEL MATESE.
Tutto pronto per la quarta edizione di Migrandate Matese. Il CEDA (Centro Educazione Documentazione
Ambientale) Matese della Legambiente ed Ardea, nell’ambito delll’anno
Internazionale della Biodiversità e del Programma INFEA 2007-10 e della
Strategia Nazionale per la Biodiversità della Regione Campania, hanno
realizzato, durante le estati del triennio 2010-2012, un campo naturalistico di
inanellamento dell’avifauna a scopo
scientifico nell’area del Lago Matese, importante zona umida dell’omonimo Parco
Regionale, che rappresenta un nodo centrale e rotta preferenziale nella
migrazione di andata e ritorno dell’avifauna europea, data la presenza di
ambienti adatti alla sosta dei passeriformi transahariani, i quali utilizzano
il territorio per foraggiarsi prima dell’attraversamento del Mediterraneo, per
poter giungere nei luoghi di svernamento. Al campo denominato Migrandata hanno
partecipato numerosi volontari, naturalisti e ornitologi provenienti anche da
fuori regione. Gli interessanti
risultati scientifici del progetto Migrandata sono testimoniati dalla
mole di dati raccolti che è stata al di sopra delle aspettative: nei 27 giorni
di monitoraggio effettivo distribuiti in tre anni, sono stati inanellati 6728
individui di 48 specie diverse, censite oltre 90 specie nuove per il Parco Regionale del Matese (Cannaiola
verdognola, Canapino maggiore e Schiribilla). Inoltre, l’elevata presenza di
individui di rondini riscontrata
nell’area, ha confermato l’importanza dei canneti del Lago Matese come
dormitorio per la specie, risultando nel
2010 e nel 2011 tra i siti di sosta con il maggior numero di individui
presenti, a livello nazionale stimato in 80 mila-100 mila individui per
tramonto. I partner istituzionali e associativi che hanno reso possibile il
progetto sono tanti: dall’Assessorato all’ecologia della Regione Campania al
Parco Regionale del Matese, la Comunità Montana del Matese, dai Comuni di
Castello del Matese, Piedimonte Matese e San Gregorio Matese, l’Hotel Miralago,
lo Sci Club Fondo Matese, la Protezione Civile nucleo di Piedimonte Matese, il
Decathlon Marcianise e il Gruppo Agesci Piedimonte Matese1. Nei dieci giorni di
campo si svolgeranno, grazie alla collaborazione di ornitologi e naturalisti
che verranno da tutta la regione, sotto la supervisione di un inanellatore riconosciuto dall’ISPRA, una moltitudine di
attività. Interessante sarà il censimento, durante gli Acquatici & Averla
day, dell’avifauna acquatica presente
nel Lago Matese oltre il censimento dell’Averla piccola, passeriforme di
notevole pregio naturalistico, con popolazioni in calo in tutto il
Mediterraneo. Sarà dedicato un week end alla fotografia naturalistica con cenni
base e tecniche di ripresa fotografica in natura. L’Herpetological day prevedrà
una passeggiata naturalistica alla ricerca della erpetofauna del Parco
Regionale del Matese. Infine il Tortolino day ovvero il censimento del Piviere
tortolino in alta quota. Specie di elevato pregio conservazionistico che migra
sulle vette più alte del Massiccio del Matese. Innovazione dell’anno sarà il
censimento in quota dei rapaci veleggiatori e non, al fine di migliorare le
conoscenze in materia di migrazione dell’area del Parco Regionale del Matese.
Turisti e appassionati di natura, potranno visitare il campo MIgrandata IV ed
assistere nelle ore serali al suggestivo spettacolo della “rondinata”. Questo
quarto campo di inanellamento costituirà una preziosa occasione per raccogliere
nuovi dati sulla biodiversità e sensibilizzare le popolazioni locali ed i
turisti, ad una migliore conoscenza e salvaguardia dell’ambiente del Parco
Regionale del Matese.
Pietro Rossi