09 agosto 2013

Studio della migrazione dell’avifauna nel Parco Regionale del Matese



CASTELLO DEL MATESE.  Tutto pronto per la quarta edizione di Migrandate Matese. Il CEDA (Centro Educazione Documentazione Ambientale) Matese della Legambiente ed Ardea, nell’ambito delll’anno Internazionale della Biodiversità e del Programma INFEA 2007-10 e della Strategia Nazionale per la Biodiversità della Regione Campania, hanno realizzato, durante le estati del triennio 2010-2012, un campo naturalistico di inanellamento dell’avifauna  a scopo scientifico nell’area del Lago Matese, importante zona umida dell’omonimo Parco Regionale, che rappresenta un nodo centrale e rotta preferenziale nella migrazione di andata e ritorno dell’avifauna europea, data la presenza di ambienti adatti alla sosta dei passeriformi transahariani, i quali utilizzano il territorio per foraggiarsi prima dell’attraversamento del Mediterraneo, per poter giungere nei luoghi di svernamento. Al campo denominato Migrandata hanno partecipato numerosi volontari, naturalisti e ornitologi provenienti anche da fuori regione. Gli interessanti  risultati scientifici del progetto Migrandata sono testimoniati dalla mole di dati raccolti che è stata al di sopra delle aspettative: nei 27 giorni di monitoraggio effettivo distribuiti in tre anni, sono stati inanellati 6728 individui di 48 specie diverse, censite oltre 90 specie nuove  per il Parco Regionale del Matese (Cannaiola verdognola, Canapino maggiore e Schiribilla). Inoltre, l’elevata presenza di individui di rondini  riscontrata nell’area, ha confermato l’importanza dei canneti del Lago Matese come dormitorio per la specie, risultando  nel 2010 e nel 2011 tra i siti di sosta con il maggior numero di individui presenti, a livello nazionale stimato in 80 mila-100 mila individui per tramonto. I partner istituzionali e associativi che hanno reso possibile il progetto sono tanti: dall’Assessorato all’ecologia della Regione Campania al Parco Regionale del Matese, la Comunità Montana del Matese, dai Comuni di Castello del Matese, Piedimonte Matese e San Gregorio Matese, l’Hotel Miralago, lo Sci Club Fondo Matese, la Protezione Civile nucleo di Piedimonte Matese, il Decathlon Marcianise e il Gruppo Agesci Piedimonte Matese1. Nei dieci giorni di campo si svolgeranno, grazie alla collaborazione di ornitologi e naturalisti che verranno da tutta la regione, sotto la supervisione di un inanellatore  riconosciuto dall’ISPRA, una moltitudine di attività. Interessante sarà il censimento, durante gli Acquatici & Averla day,  dell’avifauna acquatica presente nel Lago Matese oltre il censimento dell’Averla piccola, passeriforme di notevole pregio naturalistico, con popolazioni in calo in tutto il Mediterraneo. Sarà dedicato un week end alla fotografia naturalistica con cenni base e tecniche di ripresa fotografica in natura. L’Herpetological day prevedrà una passeggiata naturalistica alla ricerca della erpetofauna del Parco Regionale del Matese. Infine il Tortolino day ovvero il censimento del Piviere tortolino in alta quota. Specie di elevato pregio conservazionistico che migra sulle vette più alte del Massiccio del Matese. Innovazione dell’anno sarà il censimento in quota dei rapaci veleggiatori e non, al fine di migliorare le conoscenze in materia di migrazione dell’area del Parco Regionale del Matese. Turisti e appassionati di natura, potranno visitare il campo MIgrandata IV ed assistere nelle ore serali al suggestivo spettacolo della “rondinata”. Questo quarto campo di inanellamento costituirà una preziosa occasione per raccogliere nuovi dati sulla biodiversità e sensibilizzare le popolazioni locali ed i turisti, ad una migliore conoscenza e salvaguardia dell’ambiente del Parco Regionale del Matese.
Pietro Rossi