AVERSA. “Nel ricordo di Nunziata”, è questo il messaggio che
ha accompagnato la nuova edizione di “Vivi la Vita”, giornata di solidarietà e
assistenza alle persone diversamente abili. Domenica scorsa 16 giugno 2013,
l’annuale appuntamento - conosciuto anche come la “Giornata del malato” - ha
riunito i volontari di Parete nel cortile dell’Istituto delle Suore Oblate del
Sacro Cuore di Gesù. Più di un pensiero è stato rivolto proprio al ricordo
di Nunziata Pezone, che circa trent’anni fa fu la vera artefice
dell’iniziativa, promossa e alimentata con grande dedizione e tenacia fino alla
fine dei suoi giorni. Anche quest’anno diverse decine di persone
diversamente abili hanno pranzato, cantato e danzato con animatori e volontari,
assistendo poi alla vivace esibizione di alcuni piccoli alunni dell’Istituto
del Sacro Cuore di Gesù. Nel pomeriggio l’attesa, graditissima visita del
Vescovo di Aversa, Mons. Angelo Spinillo, che già lo scorso anno aveva raccolto
con piacere l’invito di don Peppino Falco, responsabile dell’evento. Affiancato
dai due parroci cittadini, padre Sabino di Molfetta (Ss.ma Trinità) e don
Emilio Tamburrino (S. Pietro Apostolo), il Vescovo ha indossato un grembiule da
cucina donatogli dagli organizzatori e si è intrattenuto per diversi minuti con
gli ospiti, accogliendone i saluti e le istanzi: “Sono felice di essere oggi
qui con voi – ha detto Mons. Spinillo – e non posso che rivolgere un
ringraziamento speciale a tutti i volontari che, ogni anno, sono impegnati in
quello straordinario percorso di solidarietà che è Vivi La Vita. Trascorrere
tutti insieme una giornata del genere assume un significato particolare perché
rinnova la speranza di vivere tutti i giorni della nostra vita in questa
fraternità e amicizia.” Prima di
andare via, Mons. Spinillo ha ricevuto in dono dagli organizzatori una targa
ricordo in ceramica e un cesto di frutta assortita, ma non ha voluto rinunciare
al suo grembiule. In attesa di ritornare l’anno prossimo non solo nelle vesti
di Vescovo, ma anche in quelle di volontario.
C.S.