PIEDIMONTE MATESE. Cogliendo l'occasione dei
festeggiamenti di San Marcellino, la parrocchia di
Santa Maria Maggiore ha
inaugurato un manufatto nel
luogo in cui a metà del '700
si ergeva la vecchia chiesa di
Santa Maria (da qui il nome
del largo nel centro storico,
contiguo al Palazzo Ducale),
poi abbattuta e sostituita dall'attuale Basilica. E' proprio
in ricordo di quello storico
edificio sacro, e degli eventi
di cui esso fu teatro, che il
parroco don
Cesare Tescione
, assieme al Comitato
festeggiamenti di San Marcellino, ha voluto che si realizzasse il monumento, in
memoria di un passato oggi
ad alcuni ancora poco conosciuto, che nella cerimonia di
mercoledì è stato celebrato
alla presenza di un nutrito
gruppo di fedeli, con il
vescovo
Valentino Di
Cerbo, che ha benedetto l'opera, e il sindaco di Piedimonte
Vincenzo Cappello
,
accompagnato da alcuni
assessori comunali. Al
momento di preghiera ha
partecipato, intonando un
canto francescano, anche la
Comunità dei Frati Minori di
Santa Maria Occorrevole.
Tra gli eventi importanti che
hanno avuto luogo nella vecchia chiesa vi è quello dell'ordinazione sacerdotale di
San Giovan Giuseppe della
Croce, un avvenimento ricordato da don Cesare, il cui
ringraziamento è andato
soprattutto a
Gino Imperadore
per aver donato il
monumento alla parrocchia,
e a
Giovanni Leggiero
per
la disponibilità nell'offrire
supporto tecnico alla bella
cerimonia. Ad entrambi è
stata consegnata una targa in
segno di gratitudine. Anche
il sindaco Cappello, sin da
subito favorevole all'iniziativa parrocchiale, ha voluto
ringraziare tutti coloro i
quali hanno contribuito alla
sua riuscita, sottolineando
quanto sia fondamentale lo
spirito di collaborazione,
soprattutto oggi in tempi difficili per tutta la Nazione. Il
monumento rimarrà a testimoniare una parte dell'identità storica e religiosa di Piedimonte, e allo stesso tempo
contribuirà al decoro e alla
bellezza che già caratterizzano la piazzetta. Il sindaco è
stato accompagnato dagli
assessori
Costantino Leuci,
Attilio Costarella
e
Marcellino Iannotta,
mentre
insieme al vescovo Di Cerbo
erano presenti il parroco di
Sepicciano, don
Salvatore
Zappulo, don
Lucio D'Abbraccio, originario di Piedimonte, e maestro dei Novizi
della Comunità francescana
di Santa Maria Occorrevole
di Piedimonte, padre Antonio, e dagli stessi novizi i
quali, dopo la benedizione
da parte del vescovo, hanno
intonato un canto francescano.
C.S.