On. Aldo Patriciello |
Si è conclusa con importanti novità la
Sessione Plenaria del Parlamento Europeo tenutasi a Strasburgo dal 9 al 12
giugno. In primis l’approvazione a larga maggioranza della riforma del sistema
Schengen sulla libera circolazione di persone e merci. Il pacchetto di norme,
già informalmente concordato con il Consiglio europeo, si compone di due
regolamenti principali: il primo che istituisce il meccanismo di valutazione
della conformità alle regole per far fronte a situazioni di emergenza; il
secondo che modifica il codice frontiere di Schengen (Schengen Borners Code –
SBC) e introduce regole comuni per la temporanea reintroduzione dei controlli
alle frontiere interne in casi eccezionali. “Proprio per ciò che concerne i controlli – spiega l’On. Aldo
Patriciello - per la prima volta le
squadre di ispettori potranno effettuare controlli senza preavviso per
monitorare ogni tentativo di introdurre controlli illegali alle frontiere
interne. Questi controlli interni saranno un’eccezione, basata su criteri
obiettivi e per un numero limitato di tempo, visite di controllo a sorpresa,
poi, saranno ammesse al solo fine di evitare gli abusi. Per questo si è
ritenuto necessario modificare il codice di frontiere Schengen, proprio per
stabilire cioè la reintroduzione di tali controlli straordinari, previsti per
un periodo di 10 giorni per le situazioni di emergenza; 30 giorni fino a sei
mesi in caso di minaccia alla sicurezza interna”. L’aula di Strasburgo ha
approvato anche il nuovo pacchetto sul diritto d’asilo. Nuove norme che
riguardano il trattamento delle domande, i diritti dei richiedenti asilo,
l’accesso della polizia al sistema Eurodac, quello cioè che raccoglie le impronte
di chi richiede asilo al fine combattere terrorismo e criminalità organizzata,
un sistema di allerta precoce in caso di crisi e la possibilità di trasferire i
richiedenti asilo da un paese all’altro. “La
regolamentazione attuale infatti non impone scadenze comuni per tali procedure
– afferma Patriciello – per questo
abbiamo bisogno di regolamentare meglio la materia; infatti il testo approvato
applica una scadenza di sei mesi, salvo eccezioni particolari, alla gestione
delle domande di asilo e impone altresì una formazione adeguata del personale
che deve lavorare tali procedure”. Una regolamentazione che arriva dopo 10
anni dall’ultimo cambiamento apportato e che entrerà in vigore a metà 2015,
mentre i trasferimenti potranno essere realizzati già a partire dal 2014. Sempre
in materia di diritti i deputati, nel corso della Plenaria, hanno approvato a
larghissima maggioranza la relazione sul fondo europeo per gli indigenti che
l’anno prossimo sostituirà il Programma di distribuzione alimentare e che, secondo
i deputati, non deve essere sottoposto ai tagli. Strasburgo ha infatti chiesto
di mantenere la dotazione di 3,5 miliardi di euro, prevista dal programma di
distribuzione alimentare attuale, anche per il periodo 2014-2020 opponendosi
alla proposta di Commissione e Consiglio che stabiliva tagli per circa un
milione di euro. Una esigenza, quella di mantenere una dotazione economica
alta, che i deputati hanno manifestato anche a fronte dei dati statistici
secondo cui il numero di poveri in Europa tende ad aumentare; i fondi da
stanziare, quindi, potrebbero alleviare gli effetti nefasti della crisi
economia e sociale. Infine, ma non per questo meno importante, la forte presa
di posizione, soprattutto della delegazione PDL in seno al Parlamento europeo,
contro il pacchetto di interventi contro la disoccupazione proposto dalla
Commissione. “Crediamo – afferma
Patriciello a margine – che il pacchetto
proposto sia insufficiente a fronteggiare l’emergenza disoccupazione in Europa,
soprattutto per i giovani fortemente colpiti dal problema. Per questo pensiamo
che i sei miliardi di euro stanziati in bilancio per il periodo 2014-2020 siano
limitati. Bisogna investire in occupazione, riprogrammando i fondi europei;
oggi solo 16 miliardi di fondi, contro gli 82 a disposizione, sono stati
riallocati in iniziative mirate alla lotta alla disoccupazione. Se vogliamo far
fronte all’emergenza e sostenere la ripresa economica dobbiamo dare speranza e
aiuto concreto ai cittadini soprattutto coloro che devono inserirsi nel mondo
del lavoro. I giovani oggi non vedono un futuro prospero, dobbiamo fare in modo
che proprio loro abbiano più fiducia in loro stessi, sostenendo le loro
capacità, e nell’Istituzione comunitaria”.
Strasburgo,
Ufficio Stampa On. Aldo Patriciello