CASTELLO
DEL MATESE. Ultimo
appuntamento del ciclo di incontri a tema su Risorse Ambientali e Sviluppo
Sostenibile organizzato dalla Sezione matesina del Club Alpino Italiano
nell'ambito della Commissione Sezionale di Tutela dell'Ambiente Montano. A relazionare sull'argomento questa sera, alle
ore 20, presso l'Aula Consiliare del Comune di Castello del Matese, saranno il
dott. Simone Foresta, Ricercatore dell’Università Federico II,
che farà un inquadramento generale dell’archeologia nel Matese, Lucia Daga
Scuncio, Direttore Scientifico del GRUPPO ARCHEOLOGICO PRATA SANNITA,
che presenterà attività e prospettive del gruppo, l’Avv. Antonio Palmieri,
dell’Associazione Cuore Sannita, che parlerà del versante tirrenico del
Matese in epoca pre-romana ed Antonio Mario Napoletano, Socio CAI, che
illustrerà invece le testimonianze del passato lungo le strade del Matese. L’incontro è l’ultimo dei sette organizzati
dalla sezione matesina del Club Alpino Italiano, nell’ambito della Tutela
dell’Ambiente Montano (TAM): protagonista di tutti gli eventi toccati finora,
ovviamente, il Matese. Per questo motivo si è scelto di organizzare i sette
incontri in sette Comuni diversi del versante casertano del Matese, al fine di
coinvolgere le diverse realtà territoriali e di far conoscere il più possibile
la realtà del CAI e le sue molteplici attività. Gli incontri precedenti si sono
tenuti nei Comuni di Piedimonte Matese, San Potito Sannitico, Letino,
Fontegreca, Capriati al Volturno e Prata Sannita. A tutti gli incontri si è
registrata una massiccia presenza della cittadinanza, segno del crescente
interesse nei confronti del proprio territorio da parte della popolazione. Gli argomenti finora toccati sono stati
metereologia, litologia e geomorfologia, idrologia, problematiche gestionali di
flora e fauna, bio-economia e sostenibilità, creatività, paesaggio ed
innovazione. Il ruolo del CAI
nell’ambito della TUTELA DELL’AMBIENTE MONTANO nasce dall’urgenza di proteggere
la natura montana dalle azioni sconsiderate dell’uomo, vorace sfruttatore delle
sue risorse ambientali, compito che non può essere delegato ai soli soci, ma
deve diventare un mutuo convincimento per l’intera collettività, un principio
informatore a cui ispirarsi nella personale attività di frequentazione della
montagna.
Pietro Rossi